Il presidente della FIFA Gianni Infantino avverte tutti: in caso di episodi di razzismo negli stadi durante il Mondiale, verranno adottati provvedimenti molto duri, compresa la possibilità di sospendere definitivamente la partita. È questa la risposta data pubblicamente dal numero uno della massima Federazione calcistica ai timori sollevati negli ultimi giorni da giocatori, allenatori e altri esponenti del mondo del calcio, preoccupati per sé e per le proprie famiglie, per i rischi derivanti da questa piaga sociale: un fenomeno presente in Russia, tanto da essere stata già multata lo scorso marzo per dei cori razzisti rivolti verso i giocatori della Nazionale francese. Tanto che Danny Rose, terzino dell’Inghilterra, avrebbe detto ai suoi famigliari di non seguirlo in Russia per il rischio di subire discriminazioni e abusi razzisti.
Infantino, però, ha annunciato che la FIFA userà il pugno di ferro per scongiurare qualsiasi rischio: “Non direi che siamo preoccupati in materia di discriminazione, diritti umani e sicurezza, ma sono cose da prendere seriamente. Abbiamo adottato misure appropriate nella fase di preparazione, prevedendo delle chiare procedure, incluso un processo a tre tappe per gli arbitri: questi potranno fermare, sospendere temporaneamente o persino definitivamente le partite in caso di discriminazioni. Abbiamo adottato un sistema di monitoraggio e sanzioni immediate qualora dovesse succedere qualcosa. Ovviamente ci auguriamo che tutto ciò non accada. Ma tutti sono stati avvisati che, davanti a casi come questi, ci saranno conseguenze molto serie.”