Per favore non svegliateci: Marco Cecchinato è in semifinale al Roland Garros dopo aver regolato anche Novak Djokovic nei quarti. L’impresa è di quelle memorabile dopo oltre quarant’anni senza un italiano così avanti in uno slam.
Dopo Barazzutti, proprio a Parigi nel 1978, il palermitano continua a stupire e non smette di vincere. Se la vittoria contro Carreno Busta poteva essere un fuoco di paglia e quella su Goffin ha l’attenuante della stanchezza del proprio avversario, l’impresa contro Djokovic è da scrivere nelle pagine dello sport italiano.
E’ stato un match dalle mille emozioni, pieno di colpi di scena con il culmine nel tie-break del quarto set dove i colpi sono stati incredibili; nel primo parziale l’azzurro domina e se lo aggiudica grazie a un solo break. Nel secondo Marco prima vola sul 3-1 e servizio, ma poi si fa riprendere aggiudicandosi comunque il set al tie-break.
Djokovic non ci sta e nel terzo parziale, dopo una serie di break e contro-break, incamera a proprio favore il set rimettendosi in carreggiata; anche il quarto incontro sembra essere di assoluto dominio serbo: 4-1 e palla per andare sul 5-1, ma qui scatta qualcosa in Cecchinato che, dopo un’ora di appannamento, ricompare dalle sabbie mobili e lotta come un leone.
Il serbo è sulle gambe, ma non si dà per vinto: ne esce un finale di set incredibile con il tie-break ricco di emozioni. Dalle due volèe di Djokovic per salvare due match-point alle accelerazioni di rovescio lungolinea dell’italiano, si arriva fino all’undici pari dove alla quarta possibilità per chiudere l’incontro Cecchinato si getta a terra in lacrime dopo un passante giudicato lungo dal serbo che invece si spegne sulla riga di fondo.
Il sogno è diventato realtà, ma non smettiamo di crederci: la prossima sfida, la semifinale contro Thiem, pare sulla carta ancora più difficile, ma il gioco messo in mostro da Marco in questo Roland Garros è qualcosa di paradisiaco. L’Italia del tennis finalmente si mette in mostra, quarant’anni dopo e grazie a un giocatore che solo due mesi vinceva il suo primo torneo ATP 250 a Budapest.
Grazie Marco. Per te e Fognini, solo applausi.
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