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Verso Russia 2018 – Le Nazionali partecipanti: Corea del Sud

Manca sempre meno al via dei Mondiali di Russia 2018 ed è arrivato il momento di conoscere tutte le 32 protagoniste dell’evento più atteso dell’anno: con due appuntamenti quotidiani, analizzeremo nel dettaglio la storia nei Mondiali, il percorso durante le qualificazioni e le qualità ruolo per ruolo delle Nazionali arrivate alla fase finale del torneo. Oggi tocca alla Corea del Sud.

PRECEDENTI NEI MONDIALI –  La Corea del Sud dal 1960 si è imposta come una delle migliori nazionali della Asian Football Confederation e conta ben dieci partecipazioni (record asiatico) alla fase finale della coppa del mondo, di cui nove consecutive. È l’unica nazionale asiatica ad aver raggiunto la semifinale di un mondiale nell’edizione 2002, co-ospitata con il Giappone. È stata la seconda nazionale, non appartenente alla UEFA o alla CONMEBOL, dopo gli Stati Uniti nel 1930, a raggiungere questo risultato.

IL PERCORSO VERSO RUSSIA 2018 –  La Nazionale sudcoreana ha faticato non poco per qualificarsi a questi Mondiali, dato che sono arrivati secondi nel Gruppo B del terzo turno delle qualificazioni della AFC dietro l’Iran. Le Tigri Asiatiche hanno mostrato scarsa capacità realizzativa e una pessima difesa e la qualificazione centrata non ha salvato il tecnico tedesco Uli Stielike che è stato licenziato e sostituito da Shin Tae-yong, allenatore della Nazionale Under-23 e Under-20.

DIFESA – La difesa è il reparto che è andato più in crisi nelle qualificazioni: in porta troviamo il 27enne Kim Seung-Gyu che gioca in Giappone nel Vissel Kobe mentre davanti a lui si schierano Jang Hyun-Soo, Hong Jeong-Ho e Kim Jin-Su. Nel caso di difesa a quattro i candidati sono Lee Yong e Kim Min-Woo.

CENTROCAMPO – Il centrocampo è guidato dal capitano Ki Sung-Yueng che gioca nello Swansea: accanto a lui si schierano di solito il centrocampista dell’Augusta Koo Ja-Cheol, il 35enne Yeom Ki-Hun che gioca in patria nei Suwon Bluewings e Kwon Chang-Hoon, centrocampista offensivo 23enne del Digione e stella nascente di questa nazionale. Possono essere presi in considerazione in caso di centrocampo a cinque il 25enne Lee Jae-Sung degli Jeonbuk Hyundai e il 31enne Park Joo-Ho che milita nei Ulsan Hyundai.

ATTACCO – La coppia d’attacco praticamente fissa di questa nazionale è composta da Son Heung-Min, attaccante 25enne che milita nel Tottenham, e Lee Keun-Ho, punta 33enne che gioca in patria nel Gangwon. I sostituti naturali sono il 22enne Hwang Hee-Chan che veste la casacca del Salisburgo in Austria e il 30enne Kim Shin-Wook che invece gioca in patria nei Jeonbuk Hyundai.

IL COMMISSARIO TECNICO – Come detto prima, il tecnico Uli Stielike è stato licenziato per il suo pessimo tabellino di marcia in fase di qualificazioni. Al suo posto è stato scelto Shin Tae-yong, ex allenatore delle Nazionali Under-23 e Under-20, non un maestro di tattica ma un buon motivatore. In patria, incredibile ma vero, molti appassionati di calcio non vedono l’ora che torni in panchina il vecchio allenatore Guus Hiddink.

LA STELLA – La stella della squadra non può essere che Son Heung-min, esterno d’attacco sinistro 26enne del Tottenham considerato da molti esperti come il più promettente talento del calcio asiatico e che nel 2012 è stato inserito nella lista dei migliori calciatori nati dopo il 1991 stilata da Don Balón. Preciso con entrambi i piedi, dotato di grande velocità e molto bravo tecnicamente, può giocare anche come ala destra o come seconda punta. È il giocatore più veloce al mondo palla al piede con una velocità di 40 km/h, superando il precedente detentore Gareth Bale.

PUNTI DI DEBOLEZZA – La Corea del Sud ha lamentato imperfezioni e debolezze ovunque: attacco asfittico, difesa debole, pochi giocatori di spessore internazionale. È la perfetta Cenerentola di questo Gruppo F e si spera non diventi la squadra materasso di questa manifestazione.

FORMAZIONE TIPO – (4-4-2 o 3-5-2): Seung-Gyu; Hyun-Soo, Jeong-Ho, Jin-Su (Yong); Sung-Yueng, Ja-Cheol, Ki-Hun, Chang-Hoon (Jae-Sung); Heung-Min, Keun-Ho (Hee-Chan).

OBIETTIVI E PROSPETTIVE – La Corea del Sud già nelle qualificazioni aveva mostrato più di un problema: il fatto che il sorteggio l’abbia piazzata nel Gruppo F insieme a Germania, Messico e Svezia, squadre al momento molto più titolate di lui, annulla quasi completamente le speranze di un passaggio del turno, vista anche l’assenza di più di un giocatore di spessore. Chiudere senza solo sconfitte sarà già un traguardo notevole.