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Verso Russia 2018 – Le Nazionali partecipanti: Costa Rica

Manca sempre meno al via dei Mondiali di Russia 2018 ed è arrivato il momento di conoscere tutte le 32 protagoniste dell’evento più atteso dell’anno: con due appuntamenti quotidiani, analizzeremo nel dettaglio la storia nei Mondiali, il percorso durante le qualificazioni e le qualità ruolo per ruolo delle Nazionali arrivate alla fase finale del torneo. Oggi tocca alla Costa Rica.

PRECEDENTI NEI MONDIALI – Dopo il sorprendente cammino di Brasile 2014, la Costa Rica si appresta a giocare il quinto Mondiale della sua storia. I Ticos non hanno mai sfigurato nelle precedenti quattro apparizioni, eccezion fatta per l’esperienza di Germania 2006, unica senza nemmeno una vittoria. L’esordio della Nazionale Centroamericana in una Coppa del Mondo si registrò a Italia 90′, terminata agli ottavi di finale per mano della Cecoslovacchia dopo un girone dominato e concluso da prima della classe. Reduce da un decennio poco fortunato, i caraibici si qualificarono per l’edizione asiatica del 2002, che li vide uscire ai gironi nonostante i 4 punti conquistati, complice la sconfitta nell’ultima gara contro il Brasile futuro campione per 5-2, che li portò ad avere una differenza peggiore rispetto alla Turchia. Dopo il Mondiale tedesco e la fallita qualificazione per quello sudafricano nel 2010, la Costa Rica tornò protagonista nell’ultima edizione, quella di quattro anni fa: in un girone di ferro composto da Inghilterra, Uruguay e Italia, i Ticos riuscirono addirittura a passare come primi in classifica, battendo 3-1 la Celeste e 1-0 gli Azzurri per poi pareggiare 0-0 nell’ultima ininfluente sfida contro gli inglesi; nella fase ad eliminazione diretta, i caraibici vinsero ai rigori contro la Grecia e arrivarono ai quarti di finale contro l’Olanda, perdendo proprio nella lotteria dal dischetto ma concludendo il proprio Mondiale senza nessuna sconfitta nei 120 minuti.

IL PERCORSO VERSO RUSSIA 2018 – Seconda squadra della CONCACAF ad aver staccato il pass per la Russia, la Costa Rica ha dovuto superare due gironi di qualificazione per il prossimo Mondiale: gli uomini di Óscar Ramírez hanno stravinto il primo lasciandosi alle spalle Panama, Haiti e Giamaica, senza tra l’altro perdere neanche una partita delle sei disputate; cammino decisamente più difficile per i Ticos nel secondo, superato comunque grazie alla conquista della seconda piazza alle spalle del Messico, arrivata alla penultima giornata grazie al pareggio per 1-1 contro l’Honduras, maturato al 95′ grazie a una rete di Kendall Waston.

DIFESA – Poche novità tra i convocati e molti nomi presenti anche al Mondiale brasiliano. Davanti a Keylor Navas, in Russia vedremo una vera e propria diga, dato che a proteggere la porta dell’estremo difensore del Real Madrid, ci sarà una robusta difesa a 5: sulle corsie esterne agiranno Cristian Gamboa e l’ex Everton Bryan Oviedo, pronti ad avanzare sulla linea dei centrocampisti in fase di possesso palla e a far parte di una linea mediana composta da sei uomini; i tre centrali dovrebbero invece essere Watson, Acosta e il “felsineo” Giancarlo González, che sarà probabilmente in ballottaggio con il difensore dell’Espanyol Óscar Duarte.

CENTROCAMPO – Il gioco Costaricano passa inevitabilmente dai piedi del capitano Bryan Ruiz: il fantasista dello Sporting Lisbona è un jolly di centrocampo, impiegabile su entrambe le corsie ma anche da centrale e all’occorrenza da falso nueve, complice l’ottimo fiuto del gol messo in mostra anche quattro anni fa con la rete che di fatto eliminò l’Italia. Accanto all’ex Fulham agiranno altri due uomini di grande esperienza con la maglia della nazionale, ovvero Celso Borges, retrocesso in questa stagione con il suo Deportivo la Coruña, e il trentaquattrenne Christian Bolaños, mentre a completare il reparto sarà David Guzmán, unico dei quattro a non aver mai giocato in Europa.

ATTACCO – Il reparto offensivo dei Ticos è senza dubbio quello meno numeroso: ad oggi il titolare, ed unica vera prima punta, è Marco Ureña, centravanti del Los Angeles FC che ha collezionato un totale di 14 reti in 60 presenze con la Nazionale Centroamericana, mettendosi in mostra nei gironi di qualificazione nonostante la sua carriera non sia stata finora degna di un vero bomber. Non considerando Johan Venagas, che per caratteristiche è più una seconda punta o meglio un esterno sinistro, l’unica vera alternativa è l’ex Arsenal Joel Campbell: l’attaccante del Real Betis è stata una delle rivelazioni del Mondiale brasiliano, dotato di grande velocità e forza fisica che gli hanno permesso di caricarsi l’intero peso dell’attacco sullle spalle, nonostante il suo ruolo naturale sia quello di ala destra; in condizioni normali sarebbe un titolare inamovibile della squadra, ma i due infortuni al ginocchio e alla caviglia che lo hanno tenuto fermo per quasi un anno fino al rientro a metà Marzo, ne hanno condizionato la crescita, e la sua ultima apparizione in Nazionale è datata 12 Luglio 2017.

IL COMMISSARIO TECNICO – Dopo aver fatto parte della rosa che partecipò per la prima volta a un Mondiale nel 1990, Óscar Ramírez si appresta a vivere la sua prima esperienza da Commissario Tecnico in una Coppa del Mondo. Sulla panchina della nazionale dall’Agosto del 2015, l’ex centrocampista non ha finora sfigurato, conquistando la non facile qualificazione e un terzo posto nel Gold Cup 2017. Subentrato a Jorge Luis Pinto, non ha stravolto la squadra che aveva già convinto nella spedizione brasiliana e ha mantenuto anche lo stesso modulo, quel prudente ed efficace 5-4-1 che predilige il gioco sulle fasce.

LA STELLA – Tre Champions League di fila, tre volte campione del mondo con il Real Madrid e terzo miglior portiere in attività nel 2014 e nel 2017: Keylor Navas è l’uomo più rappresentativo e più vincente della Nazionale costaricana. Esploso come tanti suoi connazionali nel Mondiale brasiliano, il numero uno dei Ticos fu acquistato dal Real Madrid nell’Agosto del 2014 e da allora ha conquistato una miriade di successi con i Blancos. Nonostante alcune incertezze (vedi il ritorno in Champions contro la Juventus), Navas è stato ed è tuttora un punto fermo dei Galacticos, grazie alla sua grande agilità e l’ottima abilità a giocare anche con i piedi, che ricordano molto lo stile di un grande portiere come Júlio César.

PUNTI DI DEBOLEZZA – Tutto o quasi dipenderà dal pieno recupero di Campbell, che può dare la vivacità e la qualità mancanti al reparto offensivo. Il modulo che presenta una sola punta, è lo specchio del problema in fase realizzativa della Costa Rica, alla quale manca un vero bomber di razza, e ciò è evidenziato anche dalla sole sei reti messe a segno nelle ultime dieci partite tra amichevoli e qualificazioni.

FORMAZIONE TIPO – (5-4-1): Navas; Gamboa, Watson, Acosta, González, Oviedo; Bolaños, Borges, Guzmán, B.Ruiz; Ureña.

OBIETTIVI E PROSPETTIVE – Brasile a parte, il girone E appare tra i più equilibrati del torneo: la Costa Rica può giocarsi il posto per l’accesso agli ottavi di finale, obiettivo minimo da raggiungere, che passerà soprattutto dagli scontri diretti con Serbia e Svizzera. L’impresa non è delle più facili, ma dopo aver concluso lo scorso Mondiale davanti a Uruguay, Italia e Inghiliterra, nulla sembra impossibile per i Ticos.