Verso Russia 2018 – Le Nazionali partecipanti: Svizzera
Manca sempre meno al via dei Mondiali di Russia 2018 ed è arrivato il momento di conoscere tutte le 32 protagoniste dell’evento più atteso dell’anno: con due appuntamenti quotidiani, analizzeremo nel dettaglio la storia nei Mondiali, il percorso durante le qualificazioni e le qualità ruolo per ruolo delle Nazionali arrivate alla fase finale del torneo. Oggi tocca alla Svizzera.
PRECEDENTI NEI MONDIALI – Quella rossocrociata è una delle squadre nazionali più antiche del mondo. Basti pensare che il primo campionato di calcio, oltreconfine, fu organizzato nel 1897. Il debutto di una squadra nazionale ufficiale risale al 1905 (Francia-Svizzera 1-0 a Parigi). Gli elvetici sono all’undicesima partecipazione mondiale (la quarta consecutiva): in cinque occasioni, hanno superato la fase a gironi, ma sono sempre caduti alla prima partita della fase a eliminazione diretta.
IL PERCORSO VERSO RUSSIA 2018 – La Nati, favorita da un girone non impossibile, ha avuto un percorso tutto sommato agevole. Dopo la vittoria contro il Portogallo al St Jacob-Park di Basilea, la Svizzera ha inanellato altre 8 vittorie. Lo stesso hanno fatto i lusitani, ma con una migliore differenza reti: così, la sconfitta elvetica nello scontro diretto di Lisbona ha mandato i rossocrociati agli spareggi, dove hanno superato (con una certa fatica, e qualche polemica) l’Irlanda del Nord.
DIFESA – Petković, da sempre, predilige la linea a quattro, con i due esterni (Lichtsteiner e Rodríguez, entrambi militanti in Serie A) a spingere sulle fasce. La scarsa vena in attacco ha fatto ipotizzare, all’ex allenatore della Lazio, di provare a difendere con tre uomini. Vedremo, nelle amichevoli premondiali, se darà seguito a queste intenzioni.
CENTROCAMPO – In mediana, la Nati schiera i suoi uomini migliori, dal punto di vista del talento individuale. Vlado ha provato diverse soluzioni, con il solo Behrami davanti alla difesa, o assieme a Xhaka, e con 3 centrocampisti offensivi a supportare Seferović unica punta, arretrando Embolo o Shaqiri. Dietro l’unico attaccante giostrano Dzemaili e Freuler, oltre a Mehmedi, però non convocato.
ATTACCO – È il punto debole dell’undici di Petković. Manca, agli svizzeri, un attaccante di ruolo che segni con regolarità; quello che, con felice intuizione, il collega Ceroni della RSI ha definito “El brocch ch’el segna”. Traducendo dal dialetto ticinese, un calciatore non dotato tecnicamente, ma che sappia vedere la porta. Seferović dà profondità, ma non è eccezionale in fase di finalizzazione. C’è poi il problema della convivenza tra Shaqiri ed Embolo, che il destino sembrava avere risolto nel modo peggiore: l’ex Basilea (attualmente allo Schalke 04) si era infatti infortunato seriamente qualche tempo fa, riprendendosi però in tempo per la chiamata da parte di Vlado, mentre Mehmedi è invece stato escluso poche settimane prima dell’inizio della preparazione.
IL COMMISSARIO TECNICO – Vlado Petković gode di grande considerazione in Svizzera, anche se sono parecchi, tra gli addetti ai lavori, a esprimere delle perplessità, e non solo chiacchierando in sala stampa, visto che negli studi televisivi e sulle colonne dei giornali si legge anche qualche critica (che Vlado, tra l’altro, non accoglie sempre con aplomb britannico). Per ora, comunque, i risultati sono dalla sua parte, e la Federazione gli ha rinovato la fiducia e il contratto. È popolare in Ticino, dove vive (lo vediamo sovente in tribuna a Lugano).
LA STELLA – Xherdan Shaqiri, 26 anni, è sicuramente il giocatore più rappresentativo, assieme a Breel Embolo, molto amato dai tifosi, ma la cui presenza da titolare è a rischio, come scrivevamo sopra, per via dei tempi di ripresa dall’infortunio. Molto benvoluto è Valon Behrami, amatissimo non solo in Ticino, dove vive ed è cresciuto; un vero leader nel gruppo, forse più stimato da molti tifosi del capitano, Stephan Lichtsteiner, che conosciamo bene, visto che gioca da anni in Italia.
PUNTI DI DEBOLEZZA – Come scrivevamo sopra, il punto debole della Nati è l’attacco. In assenza di una punta abile a finalizzare, come lo sono stati in passato Türkyılmaz, Frei, Chapuisat e Sulser, Vlado ha ipotizzato un cambio di modulo, con difesa a tre. Vedremo nelle amichevoli se verrà dato seguito a queste intenzioni. Tra l’altro, i rossocrociati faranno la preparazione premondiale in Ticino, e potremo osservarli dal vivo.
FORMAZIONE TIPO – (4-3-3 oppure 4-2-3-1): Sommer; Lichtsteiner, Schär, Djourou (Akanji), Rodríguez; Behrami (Zakaria), Xhaka; Shaqiri (Embolo), Dzemaili, Zuber; Seferović (Drmić, Gavranović).
OBIETTIVI E PROSPETTIVE – La Nati, ai Mondiali, è riuscita, in alcuni casi, come scrivevamo sopra, a superare il girone di qualificazione. Tuttavia, non è mai andata oltre il primo turno a eliminazione diretta. Sono in molti a pensare che la Svizzera abbia raggiunto una dimensione superiore rispetto al passato, e che questo sia il momento di dimostrarlo. Tuttavia, il girone, con Serbia, Costa Rica e, soprattutto, Brasile, appare davvero impegnativo. Il debutto proprio con i verdeoro darà subito un’idea di dove potranno arrivare i rossocrociati. Va da sè che li seguiremo, per quanto ci riguarda, con affetto e simpatia, sperando che possano andare avanti il più possibile.