Verso Russia 2018 – Le Nazionali partecipanti: Danimarca
Manca sempre meno al via dei Mondiali di Russia 2018 ed è arrivato il momento di conoscere tutte le 32 protagoniste dell’evento più atteso dell’anno: con due appuntamenti quotidiani, analizzeremo nel dettaglio la storia nei Mondiali, il percorso durante le qualificazioni e le qualità ruolo per ruolo delle Nazionali arrivate alla fase finale del torneo. Oggi tocca alla Danimarca.
PRECEDENTI NEI MONDIALI – La prima partecipazione danese alle fasi finali dei Mondiali è relativamente recente: il debutto ufficiale, infatti, arriva in Messico nel 1986 – in quell’occasione, la rappresentativa danese arrivò agli ottavi di finale. Dopo due mancate qualificazioni, nel ’98 arriva la seconda partecipazione – in quell’occasione arriva anche il miglior risultato di sempre per la Danimarca, che in Francia si fermò ai quarti di finale. Quello di quest’anno sarà il quinto Mondiale al quale i danesi prenderanno parte – l’ultima partecipazione risale a Sudafrica 2010, visto che la compagine ora allenata da Åge Hareide non si qualificò alla scorsa edizione in Brasile.
IL PERCORSO VERSO RUSSIA 2018 – La Danimarca parteciperà al torneo dopo aver battuto l’Irlanda nello spareggio tra le migliori seconde dei gruppi di qualificazione: dopo il pareggio per 0-0 in casa, che sembrava aver avvantaggiato gli irlandesi, i danesi hanno trionfato con facilità a Dublino dopo essere passati in svantaggio al sesto minuto – 1-5 il risultato finale, con tripletta di Christian Eriksen. Nel girone di qualificazione, la Danimarca aveva chiuso dietro alla Polonia.
DIFESA – Il reparto arretrato non ha nomi troppo altisonanti, ma non mancano giocatori di ottimo livello. In porta Kasper Schmeichel ha dimostrato più volte di essere un portiere affidabile, e anche le alternative (
CENTROCAMPO – Christian Eriksen. Sarà lui il punto focale della selezione di Hareide – il trequartista del Tottenham ha disputato un’altra grande stagione ed è stato decisivo nello spareggio in Irlanda con la sua tripletta. In mediana Kvist e Delaney sembrano quasi sicuri della maglia da titolare,
ATTACCO – Il reparto offensivo è forse il problema principale della Danimarca. A parte Pione Sisto, promettente ala del Celta Vigo, non ci sono nomi che fanno impazzire: Nicolai Jorgensen e Yussuf Poulsen sono, con Sisto, i giocatori più utilizzati in avanti da Hareide, mentre l’atalantino Cornelius, il giovane Dolberg, Bendtner e Braithwaite saranno probabilmente armi da utilizzare a partita in corso, così come l’ex Ajax e Middlesbrough Fischer.
IL COMMISSARIO TECNICO – Dal 2016, il ct danese è il 65enne norvegese Åge Hareide, che ha sostituito Morten Olsen dopo la mancata qualificazione a Euro 2016. La selezione danese non è la prima nazionale che Hareide allena – dal 2003 al 2008, infatti, il ct è stato sulla panchina della Norvegia. Anche nella sua carriera di allenatore di club, Hareide è rimasto in Scandinavia – Molde, Br
LA STELLA – Senza dubbio Christian Eriksen. Visione di gioco impressionante, calci piazzati e geometrie notevoli – il trequartista del Tottenham è uno dei migliori calciatori della Premier League da anni, nonostante abbia ancora 26 anni.
PUNTI DI DEBOLEZZA – L’attacco. Eriksen crea, ma i giocatori in avanti non sembrano poter portare grandi pericoli per le difese avversarie.
FORMAZIONE TIPO – (4-2-3-1): Schmeichel; Larsen,
OBIETTIVI E PROSPETTIVE – L’obiettivo principale sarà sicuramente quello di provare a passare la fase a gironi, prendendo tutto ciò che viene dopo come una gradita aggiunta. La Danimarca se la giocherà con l’Australia e con il Perù per la seconda piazza nel gruppo C, con la Francia che non dovrebbe aver problemi a passare come prima forza del girone.