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Verso Russia 2018 – Le Nazionali partecipanti: Portogallo

Manca sempre meno al via dei Mondiali di Russia 2018 ed è arrivato il momento di conoscere tutte le 32 protagoniste dell’evento più atteso dell’anno: con due appuntamenti quotidiani, analizzeremo nel dettaglio la storia nei Mondiali, il percorso durante le qualificazioni e le qualità ruolo per ruolo delle Nazionali arrivate alla fase finale del torneo. Oggi tocca al Portogallo.

PRECEDENTI NEI MONDIALI – Quella lusitana è una delle squadre nazionali più quotate del continente europeo, essendo quarta nel Ranking FIFA. Esordì nella fase finale di un mondiale nell’edizione del 1966, dove arrivò terza, e tornò in semifinale quarant’anni dopo, a Germania 2006, quando arrivò quarta, per un totale di due piazzamenti nelle prime quattro posizioni su sei partecipazioni complessive (1966, 1986, 2002, 2006, 2010 e 2014). Il Portogallo arriva in Russia da campione europeo uscente.

IL PERCORSO VERSO RUSSIA 2018 – La Seleção das Quinas ha vinto il Gruppo B delle Qualificazioni UEFA ai Mondiali arrivando a pari punti con la Svizzera ma con una migliore differenza reti (+28 contro il +16 degli svizzeri). Mattatori assoluti nelle qualificazioni sono stati Cristiano Ronaldo (10 reti di cui 2 su rigore) e il milanista André Silva con 9 reti.

DIFESA – Il tecnico Fernando Santos predilige la linea a quattro; in porta troviamo l’estremo difensore dello Sporting Lisbona Rui Patrício mentre sugli esterni stazionano Guerreiro del Borussia Dortmund e Soares del Southampton. La coppia di centrali dovrebbe essere Pepe-Bruno Alves, ma ci sono buone speranze anche per Rúben Dias del Benfica.

CENTROCAMPO – In mediana il Portogallo si schiera solitamente a quattro e la qualità non manca: leggermente favoriti nel ruolo di centrali partono João Moutinho del Monaco e l’interista João Mário, senza dimenticare Bruno Fernandes e William Carvalho dello Sporting Lisbona. Sugli esterni dovrebbero agire a sinistra l’ala del Valencia Gonçalo Guedes e l’esterno destro Bernardo Silva del Manchester City. Ma attenzione a Gelson Martins.

ATTACCO – È il reparto con maggiore solidità del Portogallo, dopo anni di vacche magre: affianco all’inossidabile Cristiano Ronaldo ben si è disimpegnato in campo europeo il milanista André Silva che invece sta facendo dannare i tifosi rossoneri. Non esistono altre punte centrali tra i convocati di Santos, mentre c’è stato spazio per il redivivo Ricardo Quaresma, attualmente in forza al Beşiktaş.

IL COMMISSARIO TECNICOFernando Santos è dal 2014 commissario tecnico della nazionale portoghese, con cui si è laureato campione d’Europa a Francia 2016 battendo i padroni di casa per 1-0 nei tempi supplementari. Nella sua lunga carriera ha guidato le nazionali maggiori di Grecia e Portogallo e viene spesso elogiato per la sua formidabile capacità di creare dei gruppi coesi e di forgiare lo spirito di gruppo e per la sua capacità nella gestione dello spogliatoio e nella comunicazione con i propri calciatori.

LA STELLA – Chi se non Cristiano Ronaldo? Capitano della Nazionale, recordman di presenze (149) e di reti (81), uno dei migliori calciatori di tutti i tempi e tra i marcatori più prolifici nella storia del calcio, con i lusitani ha giocato tre Mondiali, quattro Europei (vincendo quello del 2016, il primo nella storia del Portogallo) e una Confederations Cup (dove arrivò terzo), comparendo ininterrottamente nella classifica del Pallone d’oro dal 2004, vincendolo per cinque volte (nel 2008, 2013, 2014, 2016 e 2017). Se gira lui sono dolori per tutti.

PUNTI DI DEBOLEZZA – L’unico punto debole di questo Portogallo è rappresentato dall’età media dei calciatori: ben nove giocatori su 23 sono over 30 e i giocatori più giovani, in molti casi, hanno pochissime presenze. Il problema è che questi giocatori anziani si annidano soprattutto in difesa, dove è difficile trovare sostituti di Pepe (35 anni la prossima estate), José Fonte (34) e Bruno Alves (36). Vedremo se le partite ravvicinate daranno modo ai portoghesi di tirare il fiato.

FORMAZIONE TIPO – (4-4-2): Rui Patrício (Anthony Lopes); Guerreiro, Pepe, Bruno Alves (Dias), Soares (Ricardo Pereira); Gonçalo Guedes, João Moutinho, João Mário (Bruno Fernandes), Bernardo Silva (Gelson Martins); Cristiano Ronaldo, André Silva.

OBIETTIVI E PROSPETTIVE – Il tecnico Santos ha dichiarato che la sua squadra non si trova tra le favorite del torneo ma che farà di tutto per arrivare più lontano possibile. La squadra ora è molto più forte di quella che ha vinto Euro 2016 e l’inserimento nel Gruppo B con Spagna, Marocco e Iran lancia i lusitani dritti verso la qualificazione con l’incrocio probabile con Russia e Uruguay, avversari non impossibili. Sognare i quarti non è impossibile, poi si vedrà.