Chris Froome realizza un’impresa da ciclismo epico. Il britannico attacca a 80 km dal traguardo e prosegue in solitaria fino a Bardonecchia conquistando la maglia rosa. Alle sue spalle accade di tutto. Simon Yates crolla pesantemente ed esce di scena, Dumoulin resta in corsa per il primato con un ritardo di 40’’. Fabio Aru si ritira dopo una quarantina di km, mentre Domenico Pozzovivo scivola fuori dalla top five.
Venaria Reale-Bardonecchia, la tappa che ha sbaragliato tutto regalando una delle più emozionanti pagine della storia del ciclismo. Quello che ha compiuto Chris Froome è stato un gesto atletico che difficilmente troverà eguali e, nel bene o nel male, oggi ha fatto parlare tanto di ciclismo. Una fuga solitaria condita da uno sforzo umano importante dal ciclista più discusso dell’ultimo periodo. Impressionante la sua capacità di trasformare l’azione in un crescendo con la piena convinzione che qualche km in più di tappa avrebbe portato un distacco maggiore in classifica al ciclista della Sky.
E ora ci si chiede cosa accadrà nella tappa di domani, da Susa a Cervinia, l’ultima fatica in salita di questo giro. Già perché questa edizione è stata brava a crearci delle certezze per poi frantumarle qualche tappa più avanti. Eravamo convinti di ritrovarci Dumoulin facilmente in rosa nella tappa a cronometro, ma così non è stato perché è spuntato fuori Simon Yates. Le condizioni di quest’ultimo hanno incantato tutti, già lo vedevamo in rosa sotto il Colosseo, ma ieri è apparsa qualche crepa e oggi è franato tutto. Infine Froome, dato come flop insieme ad Aru. La frullata sullo Zoncolan sembrava soltanto un episodio sporadico, poi oggi la magia. E domani che cosa accadrà? Froome avrà ancora la forza per difendere la maglia rosa oppure pagherà caro lo sforzo accusato per un attacco simile? Tutti argomenti che troveranno adeguate risposte per la tappa di domani assolutamente da non perdere.
Foto Credit di copertina: LaPresse – D’Alberto / Ferrari / Paolone / Alpozzi