Lo Zoncolan, l’inferno dantesco del ciclismo e del giro d’Italia, ha vestito i panni della Royal Mountain grazie alla prestazione del duo britannico formato da Chris Froome e Simon Yates, autentici protagonisti nella 14/a tappa da San Vito al Tagliamento al Monte Zoncolan. Froome ha risposto alle critiche che gli erano piovute nei giorni scorsi. Una giornata che dà l’apparenza di essere stata ben studiata da tutto il team Sky. Wout Poels ha fatto l’andatura nei km finali, quando la salita ha cominciato a farsi più dura; un chiaro segnale per tutti che da lì a poco sarebbe arrivata la frullata di Froome, e così è stato. Il britannico è uscito fuori dal gruppo dei big e ha allungato prendendosi un buon vantaggio.
Il capitano della Sky ha poi proseguito fino al cartello dell’ultimo km, ma in questo frangente le luci si sono accese anche sul connazionale Simon Yates, la maglia rosa, che ha dato vita a una sorta di inseguimento, un gatto contro il topo in piena lingua inglese. Un finale emozionante e divertente, tenuto in bilico fino all’ultimo. Froome ha saputo respingere i pericoli e al traguardo ha mantenuto un margine di sei secondi per poter alzare le braccia al cielo. Terzo posto per Domenico Pozzovivo, la buona notizia per i tifosi italiani nel giorno in cui Fabio Aru non è riuscito a tenere il passo dei migliori arrivando distaccato all’arrivo. Pozzovivo punta decisamente al podio e grazie alla prova di oggi si piazza terzo in classifica generale. Perde qualcosa in classifica Tom Dumoulin, adesso a 1’24” da Yates. Per l’olandese però è stata una prestazione di totale difesa su un terreno a lui non congeniale; Dumoulin ha proseguito con estrema regolarità senza strafare e mostrando comunque una buona tenuta su pendenze così erte. Una prestazione utile per garantirsi un distacco alla sua portata in vista della futura cronometro.
“È davvero una sensazione speciale vincere in cima a questa salita. Questa è una montagna monumento – ha tuonato entusiasta Froome, che mette lo Zoncolan nella sua bacheca dei trofei -. Ho fatto la ricognizione e credevo che ai 4 km dal traguardo fosse il posto giusto per attaccare”. Una vittoria studiata da tempo e voluta. Yates ha provato a rovinargli la giornata ma senza successo: “Ho provato a vincere la tappa. Ho dato tutto per provare a riprendere Chris ma non ne avevo abbastanza gamba per raggiungerlo”. Quella di oggi è stata una giornata che ancora una volta ha consacrato una delle montagne migliori del panorama italiano: lo Zoncolan. Una cornice di pubblico da brividi, grande entusiasmo e grande compostezza macchiate solo da qualche tifoso che ancora non ha capito il corretto comportamento in prossimità dei ciclisti.
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