Dopo che vi avevamo parlato su queste pagine della “maretta” di questi giorni per decidere se ci fosse o meno un eventuale spareggio playout in Serie A Femminile, sono montate le polemiche in casa Juventus per la finale scudetto femminile in contemporanea con la gara di calcio maschile.
Andiamo per gradi: è stato confermato che sabato 19 maggio alle ore 15:00 allo stadio “Galileo Speziale” di Montesilvano (PE) si gioca la gara di spareggio tra Ravenna Women e Pink Bari, entrambe classificatesi a fine stagione al penultimo posto. Chi vince accede ai play-out, chi perde retrocede in Serie B. In caso di parità al termine dei 90’ regolamentari si effettueranno i tempi supplementari e se persiste la parità saranno i rigori a decretare la squadra vincente.
Parliamo ora invece di quello che è successo in casa Juventus per la finale scudetto tra Juventus e Brescia: la partita si sarebbe dovuta giocare sabato 19 maggio alle ore 15:00 allo stadio “Alberto Picco” di La Spezia, così come l’altro spareggio. La gara era stata da tempo calendarizzata e si era tenuto conto della programmazione al 20 maggio alle ore 18 dell’ultima partita di Serie A maschile Juventus-Verona. Successivamente la gara è stata anticipata anch’essa a sabato 19 alle ore 15 e la Juventus ha richiesto ufficialmente al Dipartimento Calcio femminile lo spostamento alle ore 20.30 della partita con il Brescia.
Il problema è nato quando la richiesta, secondo la Lega Nazionale Dilettanti, sia arrivata in sede solo in data 15 maggio alle ore 19.33, quindi fuori tempo massimo. A quel punto l’amministratore delegato della Juventus Beppe Marotta ha rivolto parole durissime verso la LND: “Sono allibito e sconcertato. Si vuole promuovere il movimento femminile, ma poi ci si scontra con l’ottusità dei dirigenti. La contemporaneità delle due partite farebbe un danno al movimento stesso e a migliaia di tifosi. È un comportamento da dilettanti, perciò le donne devono passare sotto la Figc”.
Parole che non sono piaciute per nulla alla LND che ha risposto per bocca del presidente Cosimo Sibilia: “Quelle di Marotta sono affermazioni gravi e inaccettabili, tanto più in quanto rese nella sua qualità di dirigente sportivo. Spiace prendere atto di dichiarazioni che, oltre a sembrare strumentali alla questione relativa al passaggio alla Figc dei Campionati femminili di Serie A e B, sono palesemente offensive e rappresentano una grave mancanza di rispetto nei confronti della Lega e dell’intera struttura e sulle quali la Lnd e il Dipartimento Calcio Femminile si riservano di intraprendere ogni più opportuna azione a tutela della propria dignità”.
Per mettere a tacere gli animi, la gara è stata ufficialmente spostata a domenica 20 maggio alle ore 20:30 allo stadio “Silvio Piola” di Novara con diretta RaiSport. Il Brescia, nella figura del presidente Giuseppe Cesari, ha cercato di calmare gli animi ma ha voluto lanciare comunque una stoccata pesante: “Ci siamo accordati per posticipare la partita al sabato sera, per noi non c’è problema. Vogliamo andare incontro alla Juve, anche se poi ci sarebbe da aprire un discorso sull’influenza che un club come la Juve può avere su decisioni come queste, rispetto alla nostra. Ma ripeto, nessuna polemica, a noi va bene così”. Spostata, come era ovvio pensare, anche la semifinale di Coppa Italia tra Brescia e Tavagnacco, che si disputerà martedì 22 maggio alle ore 21.