Edward Aloysius Murphy. Un nome con il quale tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo avuto a che fare. Ingegnere e militare dell’aeronautica statunitense, è conosciuto per aver formulato – sebbene con l’ausilio del medico John Paul Stapp – le sue leggi di fondamento più paradossale che strettamente scientifico. Una di queste è la seguente: “se una cosa può andare male, andrà male“.
Ognuno di noi è libero di credere o meno sulla sua attendibilità, ma pensiamo che in casa Ducati, dopo il fine settimana del Gran Premio di Imola, 5/a tappa del Mondiale SBK 2018, siano in netta maggioranza i favorevoli. Perché la gara di casa è stata a dir poco sfortunata per la scuderia di Borgo Panigale. A cominciare da gara-1. Pronti, via, e Davies combina un lungo che gli compromette la corsa e favorisce la fuga di Rea. Il nordirlandese della Kawasaki viene visto dagli avversari solo in due momenti: alla partenza e all’arrivo. Successo mai in discussione, davanti al compagno di squadra Sykes, a Melandri e a Davies che ha saputo rimediare a quanto accaduto in partenza con una furiosa rimonta.
L’apoteosi in gara-2. Davies è riuscito per la prima parte di gara a lottare con Rea, ma alla fine ha dovuto piegarsi al nordirlandese, che così ha fatto doppietta e ha raggiunto quota 59 vittorie nel Mondiale delle derivate di serie, raggiungendo lo stesso numero di successi di un certo Carl Fogarty. Ma Melandri con l’altra Ducati è finito a terra, steso dalla Honda di Van der Mark con l’olandese che ha palesemente esagerato nel tentativo di sorpasso nei confronti del ravennate combinando la frittata.
La classifica del Mondiale SBK vede ora Rea nettamente davanti con 209 punti, davanti a Davies con 162. Poi Sykes con 137 e Melandri a 131. E la 6/a tappa è a Donington, Inghilterra, il 26 e 27 maggio. Un circuito favorevolissimo alle “Verdone”. Se in casa propria, il nordirlandese dovesse fare doppietta, l’ipoteca sul suo quarto titolo consecutivo sarà bella che è servita.