Pallavolo, lo Zenit sale ancora sul trono d’Europa. Lube Civitanova seconda, Perugia terza
Lo Zenit si conferma la “Juve” della pallavolo maschile europea e davanti al proprio pubblico si aggiudica per la quarta volta consecutiva la Champions League. Non è riuscita l’impresa alla Lube Civitanova, sconfitta in finale per 2-3 (27-29, 25-18, 25-23, 23-25, 15-17) dalla compagine russa. Ai marchigiani va comunque dato merito di essere usciti a testa alta dall’ultimo appuntamento ufficiale della stagione, costringendo lo Zenit fino al tie-break. È di Wilfredo Leon la firma sui due punti finali che hanno permesso il successo della squadra del tecnico Alekno.
La Lube Civitanova si congeda dalla stagione con una finale persa, che arriva a una settimana di distanza dalla sconfitta nella serie scudetto con Perugia. La delusione però è bilanciata dalle statistiche. Dietro lo strapotere della corazzata Zenit infatti c’è una Lube capace di ottenere per il terzo anno consecutivo un podio europeo, e di migliorare salendo di un gradino dopo i due terzi posti delle ultime due edizioni. “Una sconfitta che brucia perché abbiamo giocato sempre punto a punto, una palla dentro di due centimetri ha cambiato il risultato – ha dichiarato il tecnico Giampaolo Medei -. Purtroppo lo sport è anche questo, sono molto orgoglioso di come questa squadra sia caduta e si sia sempre rialzata con grande forza: abbiamo giocato tutti insieme, lucidi, non è bastato ma ripeto ancora sono davvero orgoglioso”.
Lube seconda. Sir Safety Perugia terza. I neo campioni d’Italia, eliminati sabato dallo Zenit in semifinale, si sono riscattati quest’oggi vincendo la finale per il terzo posto contro lo Zaksa per 3-2 (17-25, 29-27, 19-25, 25-23, 15-7). Un bronzo europeo che potrebbe rappresentare l’ultima apparizione dello zar Zaytsev in maglia umbra. Tutte le strade infatti portano a un suo futuro verso Modena; ipotesi che trova ulteriori appoggi dopo l’ufficializzazione di Julio Velasco sulla panchina della squadra emiliana. L’ex CT della nazionale fa dunque ritorno a Modena dopo ben dodici anni di assenza.