Simon Yates trionfa sul Gran Sasso, arrivo della nona tappa del Giro d’Italia, e consolida la propria maglia rosa con un vantaggio di mezzo minuto su Esteban Chaves e Tom Dumoulin.
Aveva promesso un attacco sabato sulla salita di Montevergine, ma le avverse condizioni meteo lo avevano convinto a desistere e a restare a difesa della leadership. Si è trattato solo di ritardare l’appuntamento di 24 ore perché Simon Yates quest’oggi è andato a cogliere la vittoria sulle dure asperità del Gran Sasso d’Italia, un gioiello di salita nel cuore dell’Abruzzo. La sua prima partecipazione al Giro è fino a oggi esaltante e questa settimana sicuramente non la dimenticherà mai, perché in pochi giorni ha saputo trovare la prima maglia rosa della sua carriera e solo qualche corsa più tardi la prima vittoria di tappa. Eventi accaduti con un ordine un po’ particolare, ma poco importa perché il britannico allo stato attuale sembra avere le carte in regola per entrare tra i protagonisti dell’edizione 101 del Giro. “Ora mi rendo conto di quanto sia grande vincere la mia prima tappa in Maglia Rosa – ha affermato lo stesso Yates -. La dedico ai miei compagni che hanno corso davanti tutto il giorno. È davvero bello. Sin da stamane abbiamo creduto nella possibilità di farlo”.
Dopo la tappa del Gran Sasso c’è anche chi è finito dietro la lavagna. Si tratta della coppia Chris Froome-Fabio Aru, entrambi attardati all’arrivo. Froome era partito con l’handicap della pressione legata alla vicenda doping; con il tempo si è sommata più volte la sfortuna che l’ha visto cadere più volte anche in semplici momenti di ricognizione. Era partito per essere il contendente di Dumoulin, invece ora rischia di risultare il grande flop. Da lui serve una pronta reazione e vedremo il britannico sarà in grado di rispondere. Su Aru erano ripiegate le principali attenzioni dei tifosi italiani, ma a rubargli la scena è per il momento Domenico Pozzovivo, attardato di 57’’ in classifica e in piena lotta per il podio. Il ciclista del team Bahrain-Merida ha stupito sin dal primo giorno con la sua prestazione a cronometro; in salita insieme a Pinot appare tra i più vivaci e battaglieri, due che non si tirano mai indietro e sono pronti a scattare per accendere la fiamma nel gruppo. Arrivare tra i primi rappresenterebbe il giusto premio per un atleta che ha ottenuto degli importanti piazzamenti in passato.
LE CLASSIFICHE DEL GIRO D’ITALIA 2018
Foto Credit: LaPresse – D’Alberto / Ferrari / Paolone / Alpozzi