Un gran Festival delle Nazioni per il Giro d’Italia 2018. Ieri abbiamo assistito al ritorno al successo nella corsa rosa di un ciclista irlandese. Oggi per la prima volta nella storia del Giro ad alzare le braccia al cielo al traguardo è stato un atleta proveniente dall’Ecuador: il giovanissimo Richard Carapaz della Movistar, classe 1993, che si era gia messo in mostra lo scorso anno alla Vuelta con un 36° posto finale.
Carapaz ha avuto l’ardore di scattare sulla salita finale di Montervegine di Mercogliano (Arrivo della nona tappa del Giro) mentre il resto della carovana è rimasto a guardare senza provare un contrattacco immediato. Un’azione premiata, il sudamericano ha raggiunto gli ultimi elementi della fuga odierna e poi ha continuato con la sua progressione arrivando con sette secondi di vantaggio sul gruppo maglia rosa, che ha provato nell’ultimo km a ricucire il distacco. Carapaz difende e consolida la propria maglia bianca, quella di miglior giovane del Giro, lanciando un segnale per il futuro di questo sport. Il ragazzo ha mostrato grande personalità e freschezza sulle salite, per questo non si esclude di poterlo vedere di nuovo all’opera sulle altre asperità di questa edizione.
La corsa dei big è stata frenata dalla pioggia e la classifica non ha avuto grandi scossoni. Yates ha dovuto giocare più sulla difensiva per tenere la sua maglia rosa, mentre la mala sorte continua ad accanirsi su Chris Froome, vittima di una nuova caduta. Domani grande interesse per l’arrivo sul Gran Sasso d’Italia. Gli ultimi 3 km saranno molto duri, con un picco del 13%: diventa il primo banco di prova per testare le gambe dei principali candidati alla vittoria finale.
LE CLASSIFICHE DEL GIRO D’ITALIA 2018
Foto Credit: LaPresse – D’Alberto / Ferrari / Paolone / Alpozzi