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Giro d’Italia 2018, il vademecum delle tappe

3562,9 chilometri distribuiti su 21 tappe. Partenza da Israele, per la 13/a volta dall’estero e per la 1/a volta fuori dai confini europei. Traguardo a finale a Roma domenica 27 maggio. Questo in sintesi il Giro d’Italia 2018, 101/a edizione della Corsa Rosa. 21 frazioni entusiasmanti, tutte da seguire. Anche grazie al nostro vademecum. Buona lettura.

Venerdì 4 maggio 2018, 1/a tappa – Gerusalemme-Gerusalemme (cronometro individuale), 9,7 km
Cronometro con altimetria ondulata, pochi rettilinei e molte curve. Arrivo in leggera salita. Adatta a specialisti.
Sabato 5 maggio 2018, 2/a tappa – Haifa – Tel Aviv, 167 km, pianura
Un solo Gran Premio della Montagna di 4/a categoria. Arrivo in volata pressoché scontato.
Domenica 6 maggio 2018, 3/a tappa – Be’er Sheva – Eilat, 229 km, pianura
Frazione mossa nella prima parte, un GPM di 4/a categoria. Poi si scende e ci si prepara al volatone di gruppo.
Lunedi 7 maggio 2018, riposo
Martedì 8 maggio 2018, 4/a tappa – Catania-Caltagirone, 198 km, mossa
Non c’è un metro di pianura. La parte centrale è ricca di saliscendi, con due GPM di 4/a categoria. L’ultimo km è tutto in salita con pendenza al 13%. Può arrivare la fuga, può arrivare un gruppo di 100-150 corridori. E negli ultimi 1000 metri anche i big potrebbero andare a caccia di abbuoni.
Mercoledì 9 maggio 2018, 5/a tappa – Agrigento-Santa Ninfa, 153 km, mossa
Copia-incolla della frazione precedente, con le salite che sono presenti nella seconda parte. Ancora ultimo km all’insù con pendenze del 12%.
Giovedì 10 maggio 2018, 6/a tappa – Caltanissetta-Etna, 164 km, montagna con arrivo in salita
Primo arrivo in quota ufficiale del Giro d’Italia. A distanza di un anno, la Corsa Rosa torna sull’Etna. Precisamente sull’Osservatorio Astronomico, 15 km di ascesa al 6,6% di pendenza media con punte del 15%. La classifica subirà un primo scossone.
Venerdì 11 maggio 2018, 7/a tappa – Pizzo-Praia a Mare, 159 km, pianura
Un po’ di strappetti nel finale, ma la frazione non dovrebbe sfuggire ai velocisti presenti in gruppo.
Sabato 12 maggio 2018, 8/a tappa – Praia a Mare – Montevergine di Mercogliano, 209 km, montagna con arrivo in salita
Storico arrivo in quota del Giro d’Italia. Salita non impegnativa, lunga 17,1 chilometri con pendenza media del 6% e punte del 10%. Difficile per un solo corridore fare la differenza.
Domenica 13 maggio 2018, 9/a tappa – Pesco Sannita – Gran Sasso d’Italia (Campo Imperatore), 225 km, montagna con arrivo in salita
Dopo 19 anni, il Giro d’Italia torna sulla montagna simbolo del centro Italia. 7 km con pendenza media del 9% e punte del 13%. 7 km che seguono i 14,850 km della salita di Calascio. Una rampa impegnativa che, unita alla lunghezza della frazione, rappresenta una difficoltà che sgranerà e di molto la classifica. Oggi non capiremo chi vincerà il Giro, ma capiremo chi non potrà vincerlo.
Lunedì 14 maggio 2018, riposo
Martedì 15 maggio 2018, 10/a tappa – Penne-Gualdo Tadino, 239 km, mossa
Frazione impegnativa all’inizio con una salita di 2/a categoria, Fonte della Creta. Poi l’altimetria diventa morbida fino a coprire tutto il percorso. La tappa, la più lunga del Giro d’Italia, non dovrebbe sfuggire alle ruote veloci.
Mercoledì 16 maggio 2018, 11/a tappa – Assisi-Osimo, 156 km, mossa
Tappa che assomiglia a una piccola Liegi-Bastogne-Liegi, con il passaggio a Filottrano ricordando Michele Scarponi. Arrivo che invece ricorda la Freccia Vallone con traguardo posto su un muro di 1,750 km con pendenza media dell’8,1% e punte del 16%. Può arrivare una fuga composta da uomini fuori classifica oppure qualche big ne può approfittare per limare la classifica con gli abbuoni.
Giovedì 17 maggio 2018, 12/a tappa – Osimo-Imola, 214 km, pianura
Delle due l’una. O una squadra di un velocista tiene chiude la corsa oppure va la fuga composta da atleti fuori classifica. Finale che ricalca pienamente il circuito dei Tre Monti dove 50 anni or sono Vittorio Adorni si laureò Campione del Mondo, con inizio e fine nell’autodromo “Enzo e Dino Ferrari”.
Venerdì 18 maggio 2018, 13/a tappa  – Ferrara – Nervesa della Battaglia , 180 km, pianura
La classica frazione tutta padana e tutta pianeggiante, eccezion fatta per il dente di Montello a una ventina di chilometri dall’arrivo. Una rampa che non spaventa i velocisti che sgomiteranno per centrare il successo.
Sabato 19 maggio 2018, 14/a tappa – San Vito al Tagliamento – Monte Zoncolan, 186 km, montagna con arrivo in salita
Zoncolan, la montagna più dura d’Europa. Basta il suo nome per far tremare le gambe dei girini che dovranno scalarlo. Gambe che giungeranno al “Kaiser” già appesantite dalle rampe non dure ma comunque impegnative di Ragona, Avaglio, Passo Duron e Sella Valcalda. Poi, a Ovaro, inizia il “Mostro”. 10,1 chilometri con pendenza media del 12% e punte del 22%. Da paura.
Domenica 20 maggio 2018, 15/a tappa – Tolmezzo-Sappada, 176 km, montagna
Tappone in miniatura. Non si affrontano salite impossibili, ma nel giro degli ultimi 70 km i corridori dovranno scalare il Tre Croci, il Sant’Antonio e il Costalissoio. E gli ultimi 6,6 chilometri sono in salita, che in alcuni tratti non è neanche tanto leggera, dato che si toccano punte del 10%.
Lunedì 21 maggio 2018, riposo
Martedì 22 maggio 2018, 16/a tappa – Trento-Rovereto, 34,2 km, cronometro individuale
Prova contro il tempo da specialisti. Lunghi rettilinei e tutta pianura, ad eccezione di qualche “zampellotto”. I cronomen dovranno mettere fino in cascina in vista delle ultime tappe di montagna, gli scalatori si dovranno difendere.
Mercoledì 23 maggio 2018, 17/a tappa – Riva del Garda – Iseo, 155 km, mossa
Frazione dai due volti. Mossa nella prima parte con le ascese non impegnative ma non da sottovalutare di Molina di Ledro e di Lodrino. Seconda parte piatta. Fossimo a inizio Giro, tappa sicuramente per velocisti. Alla fine della Corsa Rosa, più probabile che vada via una fuga composta da uomini fuori classifica.
Giovedì 24 maggio 2018, 18/a tappa – Abbiategrasso – Prato Nevoso, 196 km, montagna con arrivo in salita
Una frazione semplice da spiegare. I primi 181 chilometri sono pianeggianti con solo la salitella di Novello a “guastare” la linearità della tappa. A partire da Villanova Mondovì, si sale per gli ultimi 15 km con una pendenza media del 7% e punte del 9%. Una tappa ideale per gli scalatori dalla sparata secca.
Venerdì 25 maggio 2018, 19/a tappa – Venaria Reale – Bardonecchia (Jafferau), 184 km, montagna con arrivo in salita
La tappa “Regina” di questo Giro d’Italia. Questo perché a 90 km dalla conclusione ha inizio la salita del Colle delle Finestre, la “Cima Coppi” di questa edizione della Corsa Rosa con i suoi 2178 metri di altezza e i 18 chilometri di pendenza al 9,2%, i primi 9 in asfalto e i secondi 9 in sterrato. Discesa, poi la salita del Sestrière, ancora discesa e gli ultimi 8,8 chilometri che portano allo Jafferau. Pendenza media del 9,5% con massima del 14%. La frazione che quasi sicuramente delineerà la classifica del Giro d’Italia 2018.
Sabato 26 maggio 2018, 20/a tappa – Susa-Cervinia, 214 km, montagna con arrivo in salita
L’ultima occasione per rimescolare le carte in classifica generale. Dopo 129 chilometri sostanzialmente pianeggianti, tre salite di 1/a categoria tutte di un fiato. Si parte con il Col Tsecore, 16 km con pendenza media dell’8% e punte del 16%. Si prosegue con il Col Saint Pantaléon, 16,5 km al 7,2% di pendenza media e punte del 12% e infine la salita che porta al traguardo di Cervinia, 19 km con pendenza media del 5% e massima del 12%. La fatica finale di questo Giro d’Italia.
Domenica 27 maggio 2018, 21/a tappa – Roma-Roma, 115 km, pianura
Come il Tour de France si conclude a Parigi, finalmente anche il Giro termina nella sua Capitale: Roma. Un circuito di 11,5 chilometri che si sviluppa nel cuore della Città Eterna, da ripetere 10 volte. Passerella più bella per il vincitore della Corsa Rosa non potrebbe esserci.