Le “7 marce” – Gp Azerbaigian, che spettacolo i “cittadini”. Ferrari, punti pesanti gettati via
Quarta tappa del Mondiale di Formula 1 2018, Gran Premio di Azerbaigian. Saliamo sulla nostra monoposto e facciamo le pulci a quanto è successo. Sempre ottimizzando il nostro cambio a “7 marce”.
Viaggia in 7/a marcia: il circuito di Baku – Forse il migliore dei “Tilkodromi”, vale a dire dei circuiti progettati dall’ingegnere tedesco Hermann Tilke. Anche perché la sua caratteristica intrinseca, quella di essere un tracciato cittadino, lo rende molto spettacolare. La gara “pazza” scaturita ieri è dovuta soprattutto a questo. Certo, la sicurezza dei piloti va prima di tutto e ci mancherebbe altro. Ma in questo periodo dove la concorrenza della “Formula E” sta cominciano a essere di una certa rilevanza, portare la Formula 1 vicina agli appassionati e non in circuiti cattedrali nel deserto potrebbe essere una scelta vincente.
Viaggia in 6/a marcia: la Force India – Il podio di Sergio Pérez è la ciliegina sulla torta di questo ottimo fine settimana per la scuderia indiana. Le “rose” sembrano aver risolto i guai di inizio campionato e se Ocon non fosse stato imprudente alla partenza, quasi sicuramente sarebbero stati punti anche per lui.
Viaggia in 5/a marcia: Lewis Hamilton – Prima vittoria del 2018 per il Campione del Mondo. Una vittoria che però, nel modo in cui è avvenuta, lascia un retrogusto di consapevolezza. Questo Mondiale non sarà una passeggiata, anzi…
Viaggia in 4/a marcia: Charles Leclerc – I primi punti mondiali non si scordano mai. E il monegasco li ha conquistati nell’unica maniera possibile considerato il mezzo a disposizione: sperare nei disastri altrui e nell’affidabilità della sua Sauber. Detto, fatto.
Viaggia in 3/a marcia: la Ferrari – Quando, soprattutto in qualifica, dimostri di essere la più forte ma per la seconda volta di fila non riesci a concretizzare pienamente il tuo dominio, rischi che questi punti persi poi li puoi pagare alla fine.
Viaggia in 2/a marcia: Romain Grosjean – Andare a sbattere in regime di Safety Car, l’inizio disastroso di questo 2018 per il francese ci regala un’altra perla. Ed è un peccato, perché un Grosjean combattivo farebbe molto bene allo spettacolo.
Viaggia in 1/a marcia: Max Verstappen – Si tratta della marcia che dovrebbe essere inserita automaticamente nel cambio della sua Red Bull nell’istante in cui gli si annebbia il cervello. Ricciardo è l’ultima “vittima” di una serie che – se qualcuno non gli fa una strigliata – potrebbe non avere fine.