Abascal: cuore, coraggio e un pizzico di fortuna
Quando, ieri pomeriggio, Abascal ha annunciato l’undici con il quale il Lugano sarebbe sceso in campo, non si può dire che non ci sia stato un pizzico di perplessità, tra i tifosi e gli addetti ai lavori. Kiassumbua confermato tra i pali, dopo la catastrofica prova di sabato scorso a Zurigo, Sulmoni e Amuzie esclusi per scelta tecnica. Ma è stata la scelta di lasciare il congolese tra i pali quella che ha stupito un po’ tutti.
Il portiere bianconero ha offerto una prova non ancora del tutto sufficiente; tuttavia, è stato sostenuto dal primo all’ultimo minuto dal pubblico di casa, che ha applaudito ogni suo intervento, anche il più elementare: insomma, una bella prova di amore per la squadra, e per un suo componente in difficoltà. L’abbraccio tra l’allenatore e l’estremo difensore, in zona mista, è stato un chiaro segnale della sciogliersi della tensione di questi giorni.
Ai giornalisti il tecnico spagnolo ha dichiarato: “E’ stata una settimana un po’ difficile, visto che non sapevo come avrebbero giocato loro, ma sono molto soddisfatto del risultato. Fccio i complimenti a tutti per come hanno interpretato la partita, a Janko perché si sta impegnando tantissimo. Nel finale ci siamo abbassati un po’ perché la partita era ancora in bilico: abbiamo avuto delle occasioni per segnare, ma non lo abbiamo fatto, e questo ha inciso un pochino. Loro poi sono molto bravi a sfruttare le seconde palle, quelle sporche, cosa su cui non siamo così forte. Su Kiassumbua non ho praticamente mai avuto dubbi. Gli ho parlato per tutta la settimana; però, per mia convinzione, credo si debba sempre dare una seconda possibilità. Lui ha risposto bene, come tutta la squadra.”
Non era facile, diciamolo. Bisogna dire che il tecnico andaluso ha avuto cuore e coraggio a fare questa scelta: i forum dei tifosi e i commenti della stampa andavano in tutt’altra direzione. Il pubblico, come dicevamo, ha risposto bene, sostenendo il portiere in tutte le occasioni, anche quando ha palesato incertezze (nel primo tempo un intervento sbagliato, su un’uscita, poteva costare carissimo): insomma, una scommessa vinta. Ora bisognerà, ovviamente, consolidare il morale del giocatore, atteso già sabato sera da una prova difficile a Lucerna.
La partita è stata giocata tutto sommato abbastanza bene dalla compagine ticinese, che ha potuto contare su un buon Sabbatini (ammonito, salterà la prossima sfida) e su un Junior ormai insostituibile, essendo uno dei pochi in grado di saltare l’uomo. Gerndt, quando è entrato, è stato subito protagonista, fornendo al brasiliano l’assist per mettere a segno la rete della tranquillità. Dietro, i bianconeri non hanno fatto male, nonostante l’attimo di follia di Daprelà, dopo la rete del San Gallo, che gli ha fatto raggiungere in anticipo lo spogliatoio. Črnigoj è in un buon periodo di forma fisica: se riuscisse a perfezionare il gesto tecnico del cross dal fondo per la testa di Janko, diventerebbe davvero imprescindibile.
Ora, la salvezza è tutta nelle mani dei bianconeri, che riceveranno il Losanna, ultimo, il 10 maggio a Cornaredo. Basterà non perdere, per mantenere la categoria. Classifica alla mano, lo Zurigo, quinto, ha solo 3 punti di margine, e uno scontro diretto da giocare in Ticino una settimana prima della finale di Coppa svizzera a Berna. Insomma, anche se resta un’eventualità lontana, la strada per l’Europa non sarebbe del tutto chiusa. Il presidente Renzetti ha fiducia: e, in fondo, come ha sempre detto, è alla fine che si “tira la riga”. Vedremo, quindi, la sera del 19 maggio, come saranno andate le cose.