Tradizionali anticipi del sabato, in Svizzera, per la Super League. A Berna, la capolista, opposta al Lucerna, grazie a una rete di Nsame, all’89’, festeggia, dopo 32 anni, la vittoria in campionato, al termine di 90′ minuti emozionanti, davanti a oltre 31.000 spettatori entusiasti.
Accade tutto nella ripresa: passano in vantaggio per primi gli ospiti, al 47′, grazie a una perfetta punizione da fuori area calciata da Schneuwly. A raddrizzare la situazione ci pensa il solito Hoarau, su rigore, concesso (un po’ generosamente) per un fallo di Vica su Fassnacht, dopo soli 5′: Omlin intuisce, ma non c’arriva. Al 61′, occasionissima in contropiede per i gialloneri, con Assalè e Hoarau che volano verso la porta: il numero 17 però fa l’egoista, e si fa parare la conclusione da Omlin.
Lo stesso Omlin, al 64′, dice no a un colpo di testa ravvicinato di Sulejmani. Al 76′ frittata di Hoarau, che fa fallo da rigore su Yannick Schmid. Sul dischetto Valeriane Gvilia: ma Marco Wölfli vola alla sua sinistra e, con l’aiuto dei legni, para. Lo Stade de Suisse esplode, per poi farlo, definitivamente, all’89’. Percussione sulla sinistra di Sulejmani, traversone al centro area, appoggio di testa di Hoarau per Nsame che controlla, e scarica in porta con tutta la rabbia possibile: la festa, a Berna, può finalmente cominciare.
A Losanna, il Grasshopper trova, all’81’, tre punti importantissimi per la salvezza. Il gol decisivo è di Kodro, lesto a farsi trovare sul secondo palo, su azione da calcio d’angolo. Gli zurighesi salgono così a 38 lunghezze, lasciando i vodesi 7 punti più sotto. Un risultato accolto sicuramente con favore anche in Ticino, dove il Lugano, domani, affronterà il San Gallo.