Pallavolo, Sir Safety Perugia alla finale tricolore. Ora l’ultimo atto contro la Lube Civitanova
La Sir Safety Perugia rispetta i pronostici e raggiunge la Lube Civitanova nella finale scudetto della pallavolo italiana. La compagine umbra ha superato con un netto 3-0 (25-12, 25-20, 30-28) al PalaEvangelisti la Diatec Trentino. Gli ospiti non sono riusciti a ripetersi dopo l’impresa di gara 4 e hanno lasciato il passo alla squadra di Bernardi, la più in forma della stagione e la più quotata per la vittoria finale.
Una gara cominciata subito positivamente per i padroni di casa con un primo set ampiamente dominato. Nel secondo Perugia ha un po’ riposato in apertura concedendo un vantaggio di cinque punti agli avversari, ma è riuscita a svegliarsi in tempo e a riprendere in mano la partita. Il terzo set è stato il più equilibrato nonostante una break in avvio di sei punti per gli uomini di Bernardi. Per la compagine perugina è la terza finale tricolore della propria storia: l’obiettivo è raggiungere un titolo storico che da queste parti è arrivato soltanto grazie alla squadra femminile. Domenica il primo atto proprio al PalaEvangelisti.
Nel frattempo si sono separate le strade tra Modena, eliminata da Civitanova in semifinale, e il tecnico Radostin Stoytchev. Hanno pesato su tale decisione le condizioni dello spogliatoio con i rumors, che da tempo parlavano di spaccatura tra l’allenatore e il resto della squadra. Nella giornata odierna è arrivato anche il comunicato di Catia Pedrini, presidentessa della società canarina; queste le sue principali dichiarazioni: “Mi dispiace per Rado, forse la società che presiedo non è stata in grado di aiutarlo a capire fino in fondo la realtà di Modena e di sicuro la colpa è mia. Mi dispiace per i giocatori, forse dovevo ascoltarne il malessere prima dell’imbarazzante epilogo. Soprattutto, mi dispiace per la mia gente, per i nostri tifosi. Io sono colpevole, ho peccato di troppo amore. Ma una cosa voglio aggiungere, in coda. Solo chi cade può rialzarsi”.