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SBK che Passione – Rea contro Ducati, Ducati contro Rea

Si dice solitamente che tre indizi formano una prova. E se dovessimo prendere questa massima del “Giallo” e trasportarla pari pari alla Superbike, avremo bello e preparato il tema del campionato SBK 2018: sarà Rea contro Ducati e Ducati contro Rea.

E prova di ciò sono state le due gare corse lo scorso fine settimana ad Aragón, 3/a tappa del Mondiale delle derivate di serie. Nella prima, corsa sabato, il nordirlandese della Kawasaki ha dato il là a un corpo a corpo appassionante con tre piloti di Borgo Panigale: le due ufficiali di Davies e Melandri e la privata del team Barni di Xavi Forés. Un corpo a corpo risolto solo con la fuga a 4 giri dalla fine e con Rea che è andato a imporsi davanti a Davies e Forés, con Melandri quarto anche per un errore commesso dal ravennate mentre andava a cominciare il giro finale.

In gara 2 epilogo analogo nella forma, non nella sostanza. Lotta a tre tra Davies, Melandri e Rea con Forés autoeliminatosi per una caduta nei primi giri. Questa volta è l’inglese della Ducati a scappare via a poche tornate dalla conclusione, lasciando i due rivali sul posto. Nella volata a due per la piazza d’onore, Rea brucia Melandri mantenendo la vetta del Mondiale con 114 punti, a +12 su Davies e a +18 su Macio.

Quindi una moto decisamente più performante delle altre, la Ducati, e un pilota che sembra avere un qualcosa più degli altri (soprattutto se si comparano i suoi risultati con quelli del compagno di squadra Tom Sykes), Rea. Questa la tesi del campionato SBK 2018. Pronta a essere discussa nel fine settimana di Assen, l’Università del motociclismo.