Un risveglio meraviglioso, per gli amanti del cavallino rampante. Una Ferrari così era quello che ci voleva, in questa stagione in cui c’erano sì sensazioni positive, ma anche i soliti timori procurati dalla consapevolezza che la Mercedes è sempre un avversario forte e temibile. Invece, le parole di Vettel al termine del suo giro sono eloquenti: “Macchina grande, macchina rossa”. Perché questa Ferrari c’è davvero, perché il tedesco strappa la pole a Raikkonen per soli 87 millesimi. “Peccato, ma la gara è lunga” ha commentato Kimi, che c’aveva sperato in una pole che potesse fargli fare la voce grossa sin dall’inizio. Solo quarto Hamilton. Ma l’inglese resta pericoloso, sempre, anche quando è costretto a rimontare più di una posizione.