Forte del 4-2 dell’andata, la Lazio se la gioca nel ritorno in Austria con un vantaggio importante: il Red Bull Salisburgo proverà a ribaltare il risultato, sperando che i biancocelesti siano già con la testa al derby con la Roma.
I PRECEDENTI – L’unica volta che la Lazio giocò in trasferta a Salisburgo fu nei gironi di Europa League nel 2009, quando venne sconfitta 2-1 (reti di Afolabi, Tchoyi e Foggia). Il Salisburgo non ospita un’italiana dai gironi di Europa League del 2010, quando pareggiò 1-1 contro la Juventus (gol di Švento e Krasić). Prima di quella partita il Salisburgo affrontò in casa due italiane nel 2003: prima venne sconfitto dall’Udinese 0-1 con il gol di Fava, poi venne seppellito dal Parma con un netto 0-4 (Filippini, Gilardino, Nakata e Rosina). Le prime due italiane a giocare a Salisburgo furono le milanesi, entrambe nel 1994: prima venne sconfitto dall’Inter nella finale d’andata di Coppa Uefa 0-1 (di Berti l’unica rete), poi perse con il medesimo risultato anche con il Milan, nei gironi di Champions League (marcatura di Massaro). L’ultima trasferta in Austria per la Lazio, invece, risale alla Coppa Uefa del 2002, quando vinse 1-3 in casa dello Sturm Graz grazie a una doppietta dell’attuale allenatore Simone Inzaghi e alla rete di Chiesa (di Amoah il gol degli austriaci). La prima partita in trasferta in Austria i biancocelesti la giocarono a Vienna nel 1997 in Coppa Uefa contro il Rapid: vinse la Lazio 0-2 grazie alle reti di Casiraghi e Mancini.
LE STATISTICHE – Il Salisburgo ha rimediato 3 sconfitte in casa contro squadre italiane, pareggiando una volta e vincendo anche in una sola occasione, mentre sono 2 vittorie e una sconfitta per la Lazio nelle trasferte in Austria. L’arbitro della gara sarà Damir Skomina, che ha diretto la finale di Europa League l’anno scorso. La Lazio vanta il miglior attacco della Serie A, con 75 reti, mentre il Red Bull Salisburgo ha il miglior attacco del campionato austriaco, con 61 gol a referto.
Crediamo che la Lazio possa incontrare qualche difficoltà a Salisburgo, ma che alla fine ce la farà: ci giochiamo il Goal.