Dal nostro inviato a Lugano (CH)
È un Tami tutto sommato tranquillo quello che si presenta ai giornalisti dopo la sesta sconfitta consecutiva della sua squadra e, nel corso dell’intervista, si capirà anche il perché: il tecnico originario di Clusone, infatti, ha fatto capire di avere comunicato a squadra e società che non rimarrà, l’anno prossimo, sulla panchina dei bianconeri.
“Non è stata una partita da ritmi elevati. Ancora una volta, nonostante la superiorità numerica, non siamo riusciti a far pendere dalla nostra parte i pochi episodi determinanti che ci sono stati. Nel secondo tempo ho mandato in campo tutti gli attaccanti che avevo: abbiamo cambiato qualcosa, in modo da provare ad allargare il gioco sulle fasce per buttare palloni in mezzo. Purtroppo, è mancata la qualità nelle conclusioni. In questo momento facciamo veramente fatica a finalizzare”.
“Abbiamo ora due partite molto importanti, anche se le somme le tireremo a maggio. Ci sono ancora otto partite e anche in caso di vittoria o di sconfitta nei due scontri diretti nulla sarà deciso. Oggi, però, a differenza di lunedì scorso, ho visto qualcuno un po’ timoroso. Amuzie credo abbia fatto bene, e non abbia fatto peggio di quanto avrebbe fatto Dragan se avesse giocato lui, così come Roullier si è ben disimpegnato al posto di Sulmoni.”
“Non sono preoccupato per il mio posto: poi, logicamente, quando le cose non vanno bene, si può anche decidere di cambiare l’allenatore. Il rinnovo? Non c’è nulla di incerto, io ho già deciso, e le mie scelte le ho già comunicate sia alla società, che ai giocatori: chi deve sapere, già sa. Non credo che questa decisione inciderà sui giocatori: sono professionisti, che giocano soprattutto per il loro futuro, e non si fanno influenzare dalle mie scelte.”
In serata, il sito Ticinonews ha sentito il presidente Renzetti, che aveva parlato allo stadio coi giornalisti prima delle dichiarazioni di Pierluigi Tami. Ecco le dichiarazioni rilasciate dal massimo dirigente bianconero a Luca Sciarini: “Sono sorpreso: non sapevo che l’avrebbe rivelato oggi, anche se ero al corrente della scelta. Queste parole non ci regalano certo serenità. Lui è e resta l’allenatore del Lugano, per ora non abbiamo fatto altre valutazioni, anche se non posso escludere che ne faremo nelle prossime ore.”
“È vero, ce lo ha detto qualche giorno fa, ma speravo si trattasse di un momento di sconforto, e che potesse ritornare su questa decisione, presa magari sotto l’influsso degli ultimi risultati negativi. Pensavo che non avrebbe divulgato questa notizia, perciò le sue parole di oggi mi hanno un po’ spiazzato. I giocatori sono dei professionisti che si sono sempre assunti le loro responsabilità, senza dare la colpa di questo brutto momento all’allenatore. Certamente, questa cosa non aggiunge nulla di positivo al nostro momento difficile.”