Napoli-ChievoVerona: precedenti, statistiche e curiosità
Al San Paolo gli uomini di Sarri provano a ripartire dopo il passo falso di Sassuolo, per non dire definitivamente addio al sogno scudetto. Di fronte il solito ostico Chievo (per i colori azzurri), che dopo diverse stagioni “tranquille” si ritrova più che mai invischiato nella zona calda; difficoltà clivensi palesate anche dal deludente pareggio interno subito – con gli avversari in 9 uomini – a tempo scaduto proprio dallo stesso Sassuolo (per la gara recuperata mercoledì pomeriggio).
I PRECEDENTI – Che i veronesi siano uno scoglio importante per i partenopei è testimoniato anche dalla gara di andata, quando gli uomini di Maran fecero impattare la corazzata Napoli sullo 0-0. Più semplice la questione nella passata stagione, quando i campani si imposero sia a Napoli (per 2-0) che a Verona (per 1-3). Facendo però un passo indietro alle stagioni 2013/14 e 2014/15 possiamo vedere come i partenopei in due sfide al San Paolo siano riusciti a ottenere solamente un magrissimo bottino confezionato con un misero punto (un pareggio per 1-1 e una sconfitta per 0-1, la quale risulta essere anche l’ultima vittoria del Chievo in terra napoletana).
LE STATISTICHE – Nei confronti tra le due in Serie A il Napoli conserva comunque un discreto vantaggio sui clivensi. In 19 precedenti infatti, i partenopei hanno ottenuto l’intera posta in palio in 11 occasioni, mentre il Chievo ha potuto gioire solamente in 6 confronti. L’equilibrio, e il pareggio, c’è stato solamente in due gare. Anche nel conteggio dei gol i numeri vengono confermati: il Napoli ha segnato ben 28 volte, il Chievo 18. Le due compagini hanno avuto modo di confrontarsi anche in 4 sfide di Serie B: tre sono state le vittorie napoletane, e un pareggio.
Il Napoli è vistosamente in calo nell’ultimo periodo, soprattutto sul piano realizzativo; anche il Chievo però non se la passa benissimo. Sulla carta resta la differenza di valore tra le due rose, che ci spinge a consigliare – nonostante tutto – il segno 1. Attenzione a Milik: qualora fosse della gara – dall’inizio o a partita in corso – potrebbe dire la sua come marcatore.