Home » Un derby per destare Sampaoli. Il Mondiale ha bisogno di Maurito

Un derby per destare Sampaoli. Il Mondiale ha bisogno di Maurito

Fabrizio Andrea Bertani / Shutterstock.com

Soglia dei 100 gol in serie a superata, già 22 reti in 24 partite in questo campionato, capitano dell’Inter già da 3 stagioni e maglia numero 9 (che fu di Ronaldo) sulle spalle da ben 5. Tutto questo a soli 25 anni. Mauro Icardi, nonostante la giovane età, è da tempo un pilastro nerazzurro, grazie a quel killer instinct che lo contraddistingue e che lo ha portato a essere una perfetta macchina da gol.

Il derby si avvicina e Maurito sogna di rivivere la stessa serata dell’andata, dove fu protagonista assoluto con una tripletta da bomber che valse i tre punti nella stracittadina. Dubbi ce ne sono ben pochi, le chiavi dell’attacco nerazzurro saranno affidate a lui, a differenza di quelle del reparto offensivo Albiceleste. Sì, perché nella settimana successiva al poker rifilato alla Sampdoria, è arrivata la bocciatura del CT Sampaoli che sembra intenzionato a lasciare a casa Icardi, escludendolo dal mondiale russo. La nazionale Albiceleste si sa è sinonimo di qualità: basti pensare a Leo Messi, anch’egli di Rosario proprio come il capitano nerazzurro, e che è ovviamente il nome più in alto nelle gerarchie, seguito dal Kun Aguero un altro grande talento, cresciuto come la pulce nell’ombra di Diego Armando Maradona. Difficile pensare di strappare una convocazione a discapito di questi due nomi, e lo stesso riguarda Gonzalo Higuaín che, nonostante la pessima prestazione nel 6-1 subito dalla Spagna, merita di andare in Russia per le proprie indiscusse qualità.

E allora chi potrebbe lasciare il posto al niño del partido? Guardando la lista dei convocati per le ultime due amichevoli, i nomi che sembrano stonare sono quelli di Diego Perotti e Giovani Lo Celso, che hanno ruoli e caratteristiche diverse ma non sembrano all’altezza, al momento, del collettivo che può far parte della spedizione russa. Essendo trequartisti o mezze punte, avrebbero davanti gente come Di Maria, Banega, Lanzini e lo stesso Messi; tra le altre cose Perotti non sta attraversando il suo miglior momento da quando gioca in Italia, tant’è che Di Francesco lo taglia spesso e volentieri fuori dall’undici titolare. Un po’ quello che succede a Lo Celso al PSG, con l’attenuante della tanta concorrenza e soprattutto dall’età (classe 1996) la stessa o quasi di Lautaro Martinez (classe 1997), che secondo Sampaoli potrebbe essere una pedina importante per il mondiale e nonostante la mancata convocazione ha molte più chance di Dybala e Icardi.

Nessuno mette in dubbio le qualità e gli ampi margini di miglioramento del futuro attaccante nerazzurro, che però ad oggi ha zero esperienza a livello internazionale e deve ancora dimostrare il suo valore in Europa. Convocare lui e lasciare a casa Dybala ed Icardi sarebbe pura follia, un po’ come se l’Italia dei bei tempi avesse lasciato a casa gente come Totti, Baggio o Del Piero per il Domenico Morfeo di turno… Sampaoli ha comunque ancora due mesi per ripensarci, e magari chissà, la lezione subita dalla Spagna potrebbe già avergli aperto gli occhi.