Allsvenskan: Malmö favorito, Stoccolma insegue
L‘Allsvenskan, come abbiamo scritto alcuni giorni fa, è ai nastri di partenza: la lunga attesa è quindi terminata. Come a ogni inizio stagione, ci avventureremo quindi in qualche pronostico, fermo restando che il massimo campionato svedese è tra i più complessi da analizzare. Il torneo si svolge, infatti, a cavallo dell’estate e, per questo motivo, tende a essere influenzato pesantemente dalla campagna trasferimenti la quale, spesso, rivoluziona le rose delle compagini, quasi sempre togliendo loro i pezzi migliori, e modificando gli equilibri iniziali.
Malmö favorito, ovviamente, e non solo per l’organico. La squadra biancoceleste, in virtù delle passate partecipazioni alla Champions League, gode di una potenza economica superiore a quella delle rivali, cosa che le consente, di solito, di non dover cedere i suoi pezzi migliori durante la campagna acquisti estiva, quando procuratori ed emissari, normalmente provenienti dalla Germania e dall’Inghilterra, calano come rapaci sui migliori talenti dell’Allsvenskan, forti della possibilità di fare investimenti importanti, in grado di ripianare i bilanci di squadre anche di primo piano.
Gli Himmelsblått hanno cambiato parecchio: sono partiti personaggi come Berget e Tinnerholm, ma sono arrivati ottimi elementi come Traustason (ex Norrköping), Rieks (colonna del Göteborg) e Carlos Strandberg, 21 anni, in rosa dagli ultimi mesi della scorsa stagione, un attaccante del quale sentiremo parlare, probabilmente, nei prossimi anni. La squadra di Scania, quindi, parte con i favori del pronostico.
Certo, ci sono delle incognite. Una di queste è il tecnico, quel Magnus Pehrsson il quale, nella passata stagione, fu crocifisso dalla stampa sportiva svedese dopo la sconfitta, nel primo turno dei preliminari di Champions, a opera dei non irresistibili macedoni del Vardar, unita ad alcune amnesie in campionato.
L’anno precedente, in fondo, era bastato meno (una sconfitta con eliminazione, da parte di una squadra di terza categoria, nella fase autunnale della Svenska Cupen, unita alla sensazione di non avere in mano lo spogliatoio), al danese Allan Kuhn, per venire esonerato. La sensazione è che la dirigenza della squadra campione di Svezia abbia rinunciato all’avvicendamento per non aver trovato un sostituto all’altezza: tuttavia, potremmo sbagliarci. Di sicuro, quest’anno non saranno tollerate prestazioni di questo tipo.
E proprio la campagna europea, che partirà come sempre a fine luglio, potrebbe creare problemi agli Himmelsblått, che hanno una rosa un po’ troppo leggera davanti, con solo tre titolari (oltre a Strandberg, Jeremejeff e l’ormai anziano Markus Rosenberg). Dietro i campioni in carica, come lo scorso anno, le due squadre di Stoccolma, AIK e Djurgården, sembrerebbero avere qualcosa in più delle altre.
Gli Järnkaminerna, sotto la guida del carismatico Ozcan Melkemichel, sono cresciuti in termini di carattere, e lo hanno dimostrato andando a vincere il derby di semifinale di Svenska Cupen proprio in casa degli Gnaget. La squadra giallonera ha anch’essa un buon organico, nonostante la traumatica perdita del capitano Johansson, e ha alla guida un buon tecnico come Norling: molto dipenderà, soprattutto, dalla costanza e dalla regolarità che i due tecnici riusciranno a imporre alle rispettivi compagini.
Dietro, Elfsborg e Göteborg appaiono in difficoltà. I gialloneri, lo scorso anno, sono andati incontro a una crisi tecnica che il nuovo tecnico Jimmy Thelin dovrà risolvere, per far si che la sua squadra torni tra le grandi. In quanto ai Blåvitt, la partenza di Rieks ha lasciato un vuoto più che altro psicologico, e la sensazione di aver perso il posto nell’élite del calcio svedese che la squadra biancoblù aveva da sempre occupato, in virtù del proprio blasone: servono risultati, ma arriveranno? Stesso discorso vale per il Norrköping.
Chi sta bene, e potrebbe fare un buon campionato, è il Kalmar di Andreas Alm: le combinazioni dei risultati della Svenska Cupen hanno regalato, agli inquilini della Bravida Arena, l’accesso ai preliminari di Europa League. In ogni caso, la squadra giallonera, in questo inizio stagione, ha fatto bene, e ha un organico (e una guida tecnica) in grado di ben figurare, ripetendo il bel campionato dello scorso anno, culminato con un ottimo quarto posto.
L’Östersunds resta una realtà interessante ma, nella campagna trasferimenti estiva, probabilmente, perderà i suoi pezzi migliori: a quel punto, bisognerà vedere cosa sarà capace di fare l’ottimo Potter, straconfermato alla guida dei rossoneri.
Per la retrocessione, le indiziate numero uno sono le neopromosse, anche se il Brommapojkarna è apparso, in queste prime settimane, più attrezzato per reggere l’urto. Nel Dalkurd, è molto atteso Marzouk, che ben conosciamo per i suoi trascorsi al Lugano; tuttavia, la sensazione è che le compagini nuove arrivate (c’è anche il Trelleborgs) se la dovranno vedere tra loro, in compagnia di Sundsvall e Kalmar, mentre Örebro, Sirius e Hammarby dovrebbero fare un campionato tranquillo. Tuttavia, nulla è sicuro, in questo torneo. Buona Allsvenskan, dunque!