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Presentato KickOffers: come investire (e guadagnare) su squadre e giocatori. Campedelli: “Una bella opportunità per i tifosi”

Dal nostro inviato a Milano

Fantacalcio e scommesse sono ormai diventati da anni dei punti cardine nella vita calcistica di ogni tifoso: ogni stagione e week-end, milioni di amanti del calcio si riuniscono con amici e parenti per schierare la propria formazione migliore in vista del turno di campionato, acquistare o vendere virtualmente giocatori e spesso anche scommettere sulle partite di tutto il mondo. Ma come potrebbe cambiare il nostro modo di approcciarci al mondo del calcio se avessimo la possibilità di investire i nostri soldi direttamente su squadre e giocatori reali, con la possibilità di guadagnare ulteriormente dagli interessi che maturano a seconda dei risultati e delle prestazioni?

È proprio a partire da questa curiosa, ma piuttosto affascinante domanda che due grandi tifosi di calcio, Filippo Sciorilli Borelli e Michele Battolla, hanno deciso di far sposare la propria passione per questo sport con la loro esperienza professionale in finanza, ideando la prima piattaforma di trading in Europa che permette a qualsiasi tifoso

di investire proprio nel calcio: KickOffers. Nella splendida cornice dello Spazio Copernico Isola, in una delle zone più celebri di Milano, è stato proprio Sciorilli Borelli, Amministratore Delegato di KickOffers, ad aver presentato questo ambizioso progetto, deciso a creare una nuova partnership tra tifosi e squadre di calcio che vada oltre il semplice sostegno allo stadio: un nuovo modo di intendere questo sport partecipando attivamente al percorso (sportivo e finanziario) della società, finanziandola e condividendone i successi.

“Si tratta di una novità a livello europeo e punta a cambiare le regole del calcio: si vuole creare una nuova partnership tra squadre di calcio e tifosi, che poi sono la vera anima di qualsiasi società. Tutti seguono con grande pathos le partite con famiglie e amici, ma qui significa entrare nella vita di una squadra: meglio va la squadra, più ci guadagno. L’idea nasce anche dalla volontà di permettere a chiunque di investire in Borsa, un mondo oggi considerato assai lontano da tanti per due motivi: in parte per la mancanza di mezzi effettivi per fare investimenti e in parte per un timore generale che si prova quando si investe. Il nostro meccanismo non è solo aperto a tutti, ma anche sicuro, divertente e redditizio: alla base c’è un prodotto basato sul calcio, di cui tutti sappiamo qualcosa e ciò rende accessibile l’investimento, ma abbiamo ideato anche degli strumenti per tutelare al massimo l’investitore”.

Ma di che cosa si tratta?

KickOffers è la prima piattaforma di trading in Europa che permette a tifosi, appassionati di calcio e trader di investire in questo sport acquistando e vendendo “KickBond”, ossia obbligazioni emesse dalla società su cui si vuole investire e con un tasso di interesse variabile, determinato dal rendimento della squadra e dalle performance del suo calciatore. Meglio si comporta la squadra in campionato e in Coppa Italia o più gol e assist realizza il giocatore, più alto diventa il tasso di interesse annuale che i “KickBond” riconoscono alla fine della stagione. Insomma, supportando gli obiettivi della squadra ricevo in cambio una condivisione dei successi: è questo l’elemento innovativo di questo strumento finanziario. Inoltre, tale sistema risulta vantaggioso anche per le stesse società coinvolte, ottenendo un sostegno economico attraverso il prestito obbligazionario che possono subito reinvestire in altri settori della squadra.”

“Saranno dunque i risultati settimanali che influenzeranno il prezzo sul mercato di tali KickBond, creando una vera e propria borsa del calcio in cui possono essere acquistati e rivenduti. Servirà un certo intuito finanziario, perché essere conoscitori delle dinamiche di questo sport non è sufficiente. Il tifoso dovrà dunque innanzitutto sottoscrivere i “KickBond” emessi dalla società a valore nominale, tenendo conto che le prestazioni del giocatore ad essa associato potranno modificare l’andamento dell’investimento. Per aumentare i propri guadagni sarà dunque necessario monitorare il mercato, per decidere di vendere o acquistare le obbligazioni a seconda che il loro valore salga o scenda: l’investitore potrà quindi trarre beneficio già dalla compravendita delle obbligazioni. “.

Cosa succede se il giocatore che abbiamo acquistato viene venduto? Gli interessi, oltre a essere dipendenti in positivo da gol e assist e in negativo dai cartellini ricevuti, possono maturare anche attraverso la sua cessione: se il giocatore viene venduto prima della scadenza dell’obbligazione e la cessione genera una plusvalenza, il bonus viene condiviso con l’investitore. L’eventuale plusvalenza sarà la differenza tra il prezzo al momento della cessione e il valore che un preciso algoritmo attribuisce al giocatore inizialmente: è un metodo che assicura assoluta trasparenza.”

Cosa può e deve fare il tifoso che vuole investire? Già da ora è possibile registrarsi sul sito www.kickoffers.com, mentre sarà possibile sottoscrivere i KickBond a partire dal 4 aprile, a cui seguirà la quotazione in borsa e il libero scambio. Abbiamo creato un apposito “Mister” che accompagnerà i tifosi e trader lungo il processo di iscrizione e investimento: ti dirà lui cosa fare e ti spiegherà le nuove regole del calcio. È un modo per garantire l’accesso anche a chi non è esperto di investimenti finanziari. L’acquisto minimo di “KickBond” sarà di 100 euro per un massimo di 5000 euro e la durata massima sarà di 5 anni, al termine dei quali sarà rimborsato il valore delle obbligazioni. I tifosi possono comunque già entrare nella nostra community attraverso il sito, rimanendo così aggiornati sull’evoluzione dei KickBond e simulando il proprio guadagno.”

“A livello europeo è una novità assoluta. Finora vi erano stati casi di mini-bond emessi dalle società e acquistabili dai tifosi e anche il Frosinone si era prefissato l’obiettivo di raccogliere un milione di euro (alla fine, ne raccoglieranno circa un milione e cinquecento, ndr) attraverso una piattaforma di tifosi da investire nello stadio. Ma sono due le differenze: l’obbligazione è quotata nel nostro caso e il tifoso non è vincolato fino alla scadenza, visto che i suoi 100 euro può compararli e rivenderli in qualsiasi momento; in più, l’interesse è variabile, il che rende il tutto più divertente.”

Copyright MondoSportivo/ Francesco Moria

La prima squadra partner del progetto, pronta a emettere 3 milioni di euro di KickBond (tale cifra, come spiegato dal CEO di KickOffers sarà quotato nella Borsa di Malta, dedicata a PMI che trovano difficoltà a inserirsi nelle principali Borse internazionali per far quotare i propri prodotti), sarà il ChievoVerona, rappresentato per l’occasione proprio dal Presidente Luca Campedelli.

“Da buon veronese ho dovuto superare l’iniziale diffidenza di non essere all’altezza, ma piano piano abbiamo capito meglio e il connubio è nato in maniera naturale. Siamo felici di essere diventati partner di KickOffers, noi siamo la società delle prime volte, a volte in positivo e altre in negativo (ride, ndr). Abbiamo sposato questo progetto perché la consideriamo una prima volta positiva e chissà che possa servire in futuro ad altre società far parte di questo mondo strano ma bello. Se non ripartiamo da zero ogni settimana e ogni giorno, non si va da nessuna parte: non abbiamo le capacità finanziarie, e forse nemmeno imprenditoriali, che hanno gli altri e dobbiamo puntare sulla follia della “Apple”, con l’obiettivo di migliorare sempre. La raccolta di questi soldi sarà finalizzata allo sviluppo del vivaio e di attività commerciali e di marketing per raggiungere una maggiore fidelizzazione con il tifoso: vogliamo far crescere il nostro rapporto con il pubblico, offrendo la possibilità di partecipare alla vita del nostro Club e ai risultati. La nostra tifoseria è molto particolare, è fortemente attaccata alla maglia. Chi sarà il primo giocatore su cui sarà possibile investire? Non posso ancora dirlo, lo scoprirete il 4 aprile. Per il momento, mi limito a riportare una frase di Galliani: “Ha gli occhi color ceruleo”. Che reazione ha avuto? Era felice, ma anche un po’ preoccupato, diceva di sentire una certa pressione (ride, ndr)”.