John Cena ha fallito anche il secondo assalto ad un match titolato a Wrestlemania. Dopo la vittoria di Nakamura alla Rumble, il sedici volte campione del mondo ha dovuto prendere atto dell’ennesima difesa portata a termine con successo da AJ Styles. A questo punto il match con Undertaker, come evidenziato nel precedente editoriale, rappresenta l’opzione più probabile, una sfida mai vista in occasione dell’appuntamento più atteso di ogni annata, in una fase terminale della carriera, o comunque prossima alla conclusione a pieno regime per entrambi.
A Fastline abbiamo assistito con molta probabilità all’ultimo atto della prolungata rivalità tra Shane McMahon e il duo composto da Kevin Owens e Sami Zayn. Che fosse il campione in carica ad andare ad affrontare Nakamura nello show degli Immortali era piuttosto prevedibile, andavano scoperte le dinamiche e le scelte dei bookers nella gestione del match. I lottatori canadesi sono stati nuovamente penalizzati da Shane, il quale ha deciso di lasciare lo show blu, soltanto dopo aver ufficializzato il match che vedrà affrontarsi i suoi nemici a Wrestlemania. L’ultima scena a Smackdown lo vede completamente k.o. dopo i colpi subiti con la sedia e la power bomb nel backstage... un addio oppure un arrivederci?
Andando per un attimo fuori dalla storyline e con la premessa che un Owens vs Zayn rappresenta non tanta, ma tantissima roba tecnicamente parlando in qualsiasi evento e in qualunque location in giro per il mondo, ritengo che la WWE potesse collocarli in match differenti, con altri avversari e con qualcosa in palio. Sulla carta ha tutto per essere ricordato come il miglior match dello show e mi auguro che risponda in pieno alle attese, ribadisco però come i diretti interessati e soprattutto i fans avrebbero potuto ricevere un qualcosa di nuovo rispetto ad una minestra di qualità eccelsa ma comunque già un po’ riscaldata.
Mancava il titolo USA alla collezione di cinture detenute da Randy Orton, sinceramente il cambio di titolo mi ha un pochino sorpreso, pensavo ad un regno più lungo di Bobby Roode, uno dei personaggi più amati nello show blu e finora ampiamente in linea con le aspettative. Che si tratti di un modo per regalare all’ex campione NXT un Wrestlemania moment con la riconquista immediata della cintura? Può essere benissimo, anche se non ne sono certo al 100%. Ci troviamo dinanzi ad uno dei wrestlers simbolo della federazione, ormai un veterano che ha fatto e sta facendo tuttora la storia della disciplina. Mi risulta complicato immaginarlo schienato nello show più atteso pochi giorni dopo aver alzato la cintura, anche se in WWE tutto può succedere, nel bene e nel male. Jinder Mahal può rappresentare il terzo incomodo, come dicevo recentemente mi aspetto un assalto alla cintura simbolo degli Stati Uniti per alimentare nuovamente storyline e dinamiche che hanno fatto la storia in epoche differenti.
La decisione presa da Asuka ha un po’ spiazzato appassionati e addetti ai lavori, scegliere Charlotte ha portato al cambio di roster della nipponica, spalancando pertanto le porte ad una Nia Jax prima sfidante nello show rosso. Devo dire la verità, sognavo che Asuka optasse per la rivale più dura, la campionessa con la C maiuscola, dando vita al meglio che il wrestling femminile WWE possa offrire al momento. Charlotte mette in palio il titolo, la Regina ha scritto la storia della divisione, ha regalato spettacolo negli ultimi anni, dimostrando di aver meritato sul ring quanto ottenuto, il cognome è passato in secondo piano. Sull’altro fronte un’avversaria mai sconfitta da quasi tre anni considerando sia NXT che il passaggio al roster principale. In palio il titolo e la striscia d’imbattibilità, un duello potenzialmente epico nel palcoscenico sognato da chiunque intraprenda la carriera di wrestler. A prescindere da quale possa essere la card… di diritto uno dei match più attesi dal sottoscritto e non solo.
E il countdown verso Wrestlemania procede senza soste, ne vedremo ancora delle belle prima della data segnata sul calendario, restate sintonizzati sulle nostre frequenze…