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Rugby, 6 Nazioni – Un’Italia di nuovo troppo corta e la commozione di Parisse

Per la quinta volta consecutiva, l’Italia del rugby è uscita dal campo sconfitta. Il 6 Nazioni 2018 s’è chiuso amaramente: dopo una gara a lungo controllata, gli azzurri sono caduti sotto i colpi di una Scozia più cinica e compatta, abile a restare in partita per tutto l’arco degli 80′, grazie anche alla qualità dei cambi.

Non è bastato il gran primo tempo di un’Italia sorretta dalle mete di Tommaso Allan, dal gran debutto di Luke Polledri e dalla leadership di un Sergio Parisse visibilmente emozionato nel pospartita: “Credo che la reazione avuta oggi dopo l’ultima sconfitta in Galles sia stata eccezionale. Potevamo rassegnarci ma non lo abbiamo fatto. Tuttavia non riesco a capire come abbiamo fatto a perdere, è incredibile. Sono deluso per il risultato ma allo stesso tempo sono convinto che questa sia una sconfitta dalla quale possiamo ripartire. Abbiamo giocato contro la Scozia, una squadra rispettata da tutti al sesto posto nel ranking ed abbiamo dimostrato di essere al loro livello e di essere una grande squadra. Probabilmente l’unica fase in cui loro sono stati superiori a noi è stata il drive. Ho visto i nostri ragazzi molto determinati, stiamo maturando molto. Sono sempre più convinto che questo gruppo si toglierà delle soddisfazioni a breve”.

Sono distrutto per questa sconfitta maturata all’ultimo, mi dispiace molto per Sergio e per i ragazzi per quello che hanno dato in campo – ha sottolineato il ct – Sicuramente la strada che abbiamo intrapreso anche con questa partita è quella giusta. Oggi ho visto in campo una squadra con tanti giovani che hanno giocato con esperienza contro la Scozia, con la nostra squadra che ha messo in campo ottime cose che ci fanno ben sperare per il futuro. Dobbiamo pensare ad oggi ma anche a quello che è il nostro piano per il nostro futuro; sappiamo di avere alle spalle buoni giovani, una bella under 20 e delle franchigie in grande crescita. Abbiamo messo in campo una grande voglia di giocare, ci sono tanti aspetti positivi che possiamo valutare in questa partita. Sono molto orgoglioso dei nostri giocatori, ma non siamo qui per perdere”.

Ma basta il graduale ricambio generazionale in corso a giustificar l’en plein di sconfitte degli uomini di Conor O’Shea? Proprio questo è il punto, da qui vengono dubbio e rammarico in merito al ko di ieri: evitare il Whitewash almeno quest’anno avrebbe dato una marcia in più ai giovani nazionali italiani, innegabilmente in crescita ma ora tristemente abituati a perdere settimana dopo settimana.

Nelle altre gare, exploit a Twickenham per l’Irlanda, che completa il suo torneo perfetto col Grand Slam di successi. Da analizzare il momento no dell’Inghilterra, alla terza sconfitta consecutiva, cosa impensabile due mesi fa.

Chiude al secondo posto il Galles dopo il 14-13 sulla Francia a Cardiff.