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Milano-Sanremo: Vincenzo Nibali – “oggi sentivo di avere una gran gamba”

dal nostro inviato alla Milano-Sanremo

Nella conferenza stampa post gara, Vincenzo Nibali – vincitore di questa 109° edizione della Milano-Sanremo – ha così commentato la sua corsa.

“Avevo due strategie da seguire oggi: la prima era di inserirmi in un eventuale attacco di sette, otto, nove corridori sulla Cipressa, la seconda – che si è realizzata – era quella di provare a fare un’azione in prima persona sul Poggio. Nonostante il mio compito principale fosse comunque sempre quello di proteggere Sonny Colbrelli”;

“sono arrivato a questa Sanremo con una brillante condizione, me ne sono accorto anche oggi man mano che passavano i chilometri. In più quest’anno non avevo pressioni, ero molto libero mentalmente. Tra l’altro la Milano-Sanremo è la classica che probabilmente meno mi sarei immaginato di vincere perché non esalta le mie qualità, anche se qui ero già andato a podio”;

“mi avete visto parlare con Peter prima del Poggio? Noi siamo amici parliamo spesso. Gli ho semplicemente chiesto se aspettasse la volata e lui non mi ha risposto. Volevo capire le sue intenzioni. Per vincere la Sanremo avevo bisogno di arrivare da solo perché contro corridori come Alaphilippe, Gilbert o Kwiatkowski – giusto per citarne qualcuno – parto sempre battuto in volata”;

“più una vittoria di testa o di cuore? Tutte e due perché sono stato freddo e lucido a capire il momento in cui attaccare, ma è servito anche tanto cuore per portare avanti quell’attacco fino all’arrivo”.

“ora il Fiandre e poi la Liegi. La Roubaix? Non esageriamo. La Parigi-Roubaix è la corsa che più mi affascinava da bambino, ma penso bisogna avere l’umiltà di saper riconoscere che non è proprio una corsa per me”.