Lo scorso weekend, l’Italia del rugby ha messo in archivio la quarta sconfitta in altrettante uscite del 6 Nazioni 2018. Tuttavia, nonostante l’ormai triste abitudine alla sconfitta della nazionale maggiore, sono le altre due selezioni azzurre impegnate nel torneo a regalare a tifosi e appassionati motivi di speranza. E possibilità di costruire, su queste basi, un futuro solido e roseo.
Oltre all’Under 20, reduce dall’exploit 7-18 al Parc Eirias di Colwyn Bay, ci pensano le donne a sollevare il morale del rugby nostrano tutto. Le ragazze di coach Andrea Di Giandomenico hanno colto la loro prima storica vittoria al Millennium Stadium (Principality Stadium per motivi di sponsorizzazione, ndr) di Cardiff, infliggendo al XV gallese un indimenticabile 15-22. Settime nel ranking internazionale, le azzurre si sono fatte preferire grazie alle mete di Locatelli, Magatti, Rigoni e Sillari.
“Sono emozionatissima – ha raccontato Giada Franco, Women of the Match – . Ancora non ci credo al momento che sto vivendo. Siamo state molto precise in fase offensiva, riuscendo a fermare il Galles in alcuni momenti cruciali del match. Sono orgogliosa di far parte di questa squadra”.
“Volevamo tantissimo questo successo – ha dichiarato Sara Barattin, capitano della Nazionale – . Ci mancava quel qualcosa che abbiamo tirato fuori oggi: questa è la vera Italia. È la vittoria del gruppo. Abbiamo avuto un piccolo momento di calo tra i primi due cartellini gialli del Galles, ma siamo state brave a reagire e ad andare in meta nel finale”.
“Ci voleva un risultato del genere – ha chiuso il ct Andrea Di Giandomenico – . In un palcoscenico come quello del Principality Stadium rende ancor più omaggio al lavoro che stiamo svolgendo. Il campo ha parlato e ha dimostrato cosa possiamo fare”.
Il successo dello scorso weekend salva in qualche modo la stagione delle nazionali italiane e ci si augura potrà essere d’ispirazione al XV di Conor O’Shea. Frattanto, Barattin e compagne prepareranno la partita di domenica con la Scozia: chiudere con un successo le renderebbe davvero le regine assolute dell’ovale italiana.