Michał Kwiatkowski: lo scorso anno il polacco è stato protagonista di una straordinaria impresa. Prima è stato l’unico – insieme ad Alaphilippe – a resistere all’accelerazione sul Poggio del campione del mondo Peter Sagan, poi – una volta arrivati in via Roma – l’uomo della Sky ha regolato i suoi due compagni di avventura con una volata maestosa e una scelta di tempo perfetta. Difficile ripetersi in due anni consecutivi alla Sanremo – l’ultimo a riuscirci è stato Erik Zabel nel 2000-2001 – ma la condizione in questa stagione è già eccellente e sul Poggio siamo certi che il polacco proverà qualche azione.
Peter Sagan: il grande sconfitto di quell’arrivo sopracitato è stato proprio Peter Sagan, beffato da Kwiatkowski negli ultimi metri dopo aver ormai assaporato il successo. La Milano-Sanremo continua a essere una maledizione per lo slovacco, che per qualche errore tattico, e anche un pizzico di sfortuna, non è ancora riuscito a imporsi nella Classica di primavera. La Sanremo rimane però una delle corse più adatte alle caratteristiche del tre volte campione del mondo e la sensazione generale è che prima o poi Sagan riuscirà a centrare il bersaglio grosso. Il 2018 rappresenterà un’altra grande opportunità. Il padrone della corsa, l’uomo della vigilia con i fari puntati addosso sarà ancora lui.
Arnaud Démare: vincitore nel 2016 di una delle Milano-Sanremo più discusse degli ultimi anni. In questo 2018 ha vinto la prima tappa della Parigi-Nizza e ben figurato in Belgio chiudendo 2° alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne e 9° alla Omloop Het Nieuwsblad. In una classica volata ci sono sprinters superiori a lui in questo momento, ma dopo il Poggio bisognerà fare la conta dei velocisti rimasti. Arnaud Démare sarà probabilmente uno dei presenti.
Alexander Kristoff: il norvegese la classica di primavera l’ha già vinta nel 2014, e per diversi anni è stato considerato l’uomo da battere su queste strade. Dopo un 2017 deludente Alexander Kristoff ha però preferito cambiare aria firmando un biennale con la UAE Team-Emirates, alla ricerca di quella cattiveria e quello spunto incisivo che negli ultimi due anni in Katusha era mancato. Con la nuova maglia sono già arrivati due successi di tappa – uno al Tour of Oman e uno all’Abu Dhabi Tour – ma è davvero troppo presto per considerarlo un campione ritrovato. La Milano-Sanremo – una corsa in cui è stato spesso protagonista – potrebbe risvegliare definitivamente il leone norvegese.
Quick-Step Floors: la squadra belga sarà il solito arco dalle tante frecce, nonostante l’assenza dell’uomo più atteso – il colombiano Fernando Gaviria, costretto a saltare la Milano-Sanremo a seguito della frattura del primo metacarpo della mano sinistra (rimediata nella sesta tappa della Tirreno-Adriatico) che lo ha costretto a un intervento chirurgico. La formazione di Patrick Lefevere dovrà allora fare affidamento sul velocista azzurro Elia Viviani e su due attaccanti puri come Julian Alaphilippe e Philippe Gilbert. Ma allora tutti al servizio di Elia Viviani o tutti per sé? In modo da giocarsi la corsa su più fronti. Dovessimo provare oggi a pronosticare la corsa della Quick-Step Floors vi diremmo che Philippe Gilbert potrebbe attaccare da molto lontano, anche sulla Cipressa. Alaphilippe come lo scorso anno cercherà di giocarsi le sue carte sul Poggio, mentre Elia Viviani sarà l’uomo nascosto destinato alla volata finale.
Outisiders: Greg Van Avermaet, Matteo Trentin, André Greipel, Caleb Ewan, Magnus Cort Nielsen.