Partita senza reti ma dal gran tasso agonistico, primo tempo più avaro di emozioni, ripresa più ricca di occasioni da gol. Bene le due difese, che annullano le grandi qualità degli attaccanti avversario. Risultato giusto, il Napoli perde la vetta.
L’Inter festeggia 110 anni di vita, e lo fa in un San Siro a pochi biglietti dal sold uut. Il Napoli ha tutta l’intenzione di far andare ai nerazzurri la torta di traverso.
Spalletti recupera Icardi e lancia Rafinha dal primo minuto. Nel Napoli, l’undici è quello evergreen. L’Inter è subito aggressiva, Brozović e Gagliardini sembrano essere messi decisamente meglio rispetto alle ultime uscite, ma i rifornimenti offensivi continuano ad essere scarsi. La prima chance della partita è per il Napoli con Hamšík, lo slovacco arriva a rimorchio sull’assist di Callejón ma il suo tiro centrale finisce tra le mani di Handanovic. Icardi si nasconde per 23 minuti e tocca il suo primo pallone quando Allan decide di spendere un giallo per metterlo giù. Il primo tempo è sostanzialmente noioso, Perišić continua il suo nascondino che ormai prosegue da quasi 3 mesi, il croato da l’impressione di essere costantemente svogliato. Di voglia, e a palate, ne ha Rafinha, quella che manca è la benzina.
Il Napoli non spinge, amministra senza accelerare, l’Inter prova a fare di più sulla fine del primo tempo con un sinistro di Candreva di poco a lato, ma a è Perišić a sprecare una potenziale occasionissima sbagliando la misura del cross con Icardi tutto solo in area
Nella ripresa Spalletti inverte Cancelo e D’Ambrosio, la scossa alla partita la dà Škriniar che pronti via colpisce un palo svettando più in alto di tutti su un gran cross di Cancelo. Risponde subito Insigne con il suo destro a giro, ormai trademark, che termina di pochi cm fuori.
La gara vive a fasi alterne, le squadre si allungano e aumentano le occasioni, il Napoli ne ha due clamorose con Callejón e Insigne a pochi metri da Handanoic, sprecate senza neanche beccare la porta. L’Inter prova a coinvolìgere di più Icardi, che è bravo quelle poche volte che viene chiamato in causa, ma a fine partita i suoi tiri verso la porta sono pari a zero. Spalletti si gioca le carte Éder e Karamoh, Sarri risponde con Zieliński, ma nessuno di questi riesce a cambiare il ritmo della gara. Le due squadre si accontenano dello zero a zero, l’Inter ritorna a prendersi gli applausi del suo pubblico e resta a -1 dalla zona Champions. Il Napoli cede ufficialmente lo scettro della capolista alla Juventus, che mercoledì nel recupero con l’Atalanta potrebbe dare la spallata decisiva al campionato.
INTER-NAPOLI 0-0 (0-0)
Inter (4-2-3-1): Handanović 6; Cancelo 6.5, Škriniar 7, Miranda 6, D’Ambrosio 6; Gagliardini 6.5, Rafinha 6 (64′ Éder 5.5) ; Candreva 5.5 (79′ Borja Valero sv), Brozović 6.5, Perišić 4.5 (87′ Karamoh sv); Icardi 6. A disp.: Padelli, Berni, Lisandro, Vecino, Ranocchia, Santon, Dalbert. All.: Spalletti 6.
Napoli (4-3-3): Reina 6; Hysaj 6, Albiol 6.5, Koulibaly 6.5, Mário Rui 6; Allan 6 (89′ Rog sv), Jorginho 6, Hamšík 5 (71′ Zieliński 5.5); Callejón 5, Mertens 5 (87′ Milik sv), Insigne 5.5. A disp.: Rafael, Sepe, Chiricheș, Maggio, Tonelli, Milić, Diawara, Machach, Ounas. All.: Sarri 5.
Arbitro: Orsato di Schio.
Note – Ammoniti: Gagliardini (I); Allan, Insigne, Albiol (N).