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Lugano, Tami: “I risultati sono importanti: dobbiamo tornare a fare punti”

Come ogni venerdì, il tecnico del Lugano, Pier Tami, ha incontrato la stampa, per la tradizionale conferenza di presentazione della partita di campionato di questo fine settimana, che vedrà la squadra bianconera impegnata, al Letzigrund (calcio d’inizio domani, alle 19.00), contro lo Zurigo, quarto in classifica (ma con una partita da recuperare, in casa del Basilea) e un punto avanti alla squadra ticinese. La corta classifica attuale lascia aperte ancora tutte le strade: tuttavia, un risultato negativo, magari associato a un esisto positivo della gara di Losanna per il San Gallo, probabilmente, potrebbe mandare in soffitta i sogni di qualificazione europea, per la compagine sottocenerina.

Ma vediamo, di seguito, le principali dichiarazioni dell’allenatore ticinese (FC Lugano): “Riguardo all’undici da schieraree a Zurigo, Bottani è recuperato. Faremo a meno di Manicone e Guidotti, mentre Golemić squalificato. Piccinocchi e Daprelà si sono allenati normalmente, e saranno a disposizione. In porta andrà Kiassumbua. Perdere, anche giocando discretamente come abbiamo fatto noi, può influire sul morale. Abbiamo analizzato queste sconfitte, cercheremo di far tesoro degli insegnamenti venuti da queste ultime partite, e andiamo a Zurigo per fare un risultato importante.”

“Da Costa si sta allenando, anche se, come tutti ricordano, ha saltato la metà delle amichevoli per un problema alla spalla. Si sta valutando se possa esserci un fastidio che abbia un’incidenza sul momento. Kiassumbua non è sotto esame; in quanto alla pressione, è normale a questi livelli. Non è che i portieri di Zurigo o Thun abbiano fatto ottime prestazioni nelle ultime settimane, per dire. Lui ha disputato  più di 100 partite di Challenge League: da noi ha già avuto la possibilità di giocare in campionato, in Coppa e in Europa League. La maggior parte dei portieri di riserva, in Svizzera, fa quasi solo panchina. In quanto a Baumann, so che è un portiere che la società teneva sotto controllo per il futuro. Non credo che ci sia la necessità di ingaggiarlo subito, ma sono ovviamente scelte che spettano alla dirigenza.”

“Lo Zurigo viene da un cambio di allenatore, ma non si possono ribaltare le cose in poco tempo. Marin ha fatto spazio a qualche giovane che conosceva, avendo allenato la U21. Sul sistema di gioco non ha ancora fatto modifiche importanti. Ha iniziato con due derby: ha perso in campionato, ma ha vinto quello che valeva la finale di Coppa, e queste sono cose che caricano l’ambiente.”

“Mi ha stupito l’allontanamento di Forte: i risultati non mancavano, ma sono cose che nel calcio succedono. Forse le visioni non combaciavano più. Io stesso sono stato in un club che tutti chiamano primatista dei campionati vinti (il GCZ – ndr), e si pensa che si debba sempre vincere. Invece, in quel momento, magari la società ha altre priorità: per esempio, lanciare i giovani, e venderli per far quadrare il bilancio. Alla luce di quello che ho letto, quanto accaduto a Forte sembra illogico. Però, bisogna capire gli obiettivi della società.”

“Noi dobbiamo registrare alcune cose, soprattutto quando andiamo in svantaggio. Intendiamoci: giusto voler recuperare il risultato. Però, guardate cos’ha fatto la Juve a Londra: per 60′ hanno sofferto, però sono rimasti in partita, trovando la vittoria quando hanno avuto il loro momento. Noi, quando andiamo sotto, non abbiamo mai girato le partite: diventiamo frenetici, individualisti, smettiamo di giocare da squadra. Invece, dobbiamo andare avanti a far girare palla, curare sempre bene anche la fase difensiva, restando aggrappati alla partita anche quando siamo sotto di un gol. Davanti avrò diverse opzioni: Janko sta entrando in forma, e i compagni stanno imparando a conoscerlo.”