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Top Class – Dybala & Džeko, la coalizione di giornata

In un sabato sera dall’umore spettrale – da triste presagio a un’alba ancor più tetra – due figure agli antipodi nel modo di essere in campo interpretavano il ruolo di leader, scambiandosi favori elettorali e raggiungendo a fine serata la conquista della maggioranza. Prima Dybala aveva consegnato nelle mani della Roma le chiavi di un seggio chiamato “sorpasso Champions” (sui cugini laziali), poco dopo Džeko aveva restituito il servigio riportandogli il Napoli a vista.

Un colpo alla Lazio nel tardo pomeriggio, un altro al Napoli a metà serata: Dybala-Džeko, la coalizione di giornata. Chi trova un amico, trova un tesoro. Lui è brevilineo, baricentro saldo a terra e occhio di lince sugli spiragli inaspettati. Paulo Dybala, tanto amorevole nel busto quanto “guappo” nell’animo, trova lo spiraglio giusto per infilarsi nel tunnel di Luiz Felipe e depredare il villaggio laziale allo scadere. Spalle alla porta, il tentativo di infilarsi è irrazionale ma redditizio, il tunnel è alla cieca ma ‘sente’ la porta; il corpo a corpo con Parolo, infine, restituisce dignità tecnica alla scivolata vincente della punta. Chi trova un mancino, trova un tesoro.

Edin Džeko, di contro, è tanto piazzato nell’altezza, quanto leggiadro alla base (dei piedi). Il prodotto dei ‘segmenti’ inquadra l’area del Napoli impreparata al sinistro un po’ fendente, un po’ tangente, del colosso bosniaco. Un tiro mancino (da un destro naturale sul passaporto) che tira giù intonaco da un primato azzurro non più bello a vedersi e che strizza l’occhio alla prodezza di Dybala.

Una volta avversari, un’altra alleati. Chi trova un amico trova un tesoro: Dybala-Džeko, la coalizione di giornata.