Pallavolo maschile, tutto pronto per i playoff scudetto. Perugia sogna il primo tricolore
Domenica in Superlega la stagione regolare ha chiuso i battenti e ora si appresta a vivere il fascino dei playoff scudetto. La regina del campionato è senza dubbio la Sir Safety Perugia di coach Lorenzo Bernardi, che ha chiuso a quota 70 punti con 23 vittorie e tre sconfitte; l’ultimo successo è arrivato proprio domenica con un netto 3-0 casalingo contro la Porto Robur Costa, futura avversaria nei quarti della corsa scudetto.
La compagine umbra ha già vinto Coppa Italia e Supercoppa, superando in entrambe le occasioni la Lube Civitanova, e ha conquistato di diritto il titolo di squadra da battere. Nella città di Perugia ricordano bene le emozioni dei tre scudetti e delle due Champions League vinte dalla Sirio femminile; un progetto che nel 2011 purtroppo ha deciso di cessare l’attività a livello di prima squadra e di dedicarsi solo al settore giovanile. A distanza di sette anni però il tifo perugino ha ancora fame di gloria e il PalaEvangelisti è pronto a inseguire il sogno del primo titolo maschile.
La candidata da battere è chiaramente la Lube Civitanova, ma è da tenere d’occhio l’eventuale semifinale con la Diatec Trentino. I gialloblu di coach Lorenzetti infatti hanno avuto un brusco avvio di stagione, che li ha costretti a partire con l’handicap, ma nel girone di ritorno hanno ripreso il ritmo risalendo posizioni fino al quarto posto finale. Anche la Lube deve stare attenta; i marchigiani potrebbero trovare in semifinale Modena, altra avversaria scomoda capace di superarli in casa nel girone di ritorno.
Nel prossimo fine settimana dunque si tornerà in campo con i quarti di finale. Questi gli abbinamenti: Perugia-Ravenna, Trento-Verona, Lube Civitanova-Piacenza, Modena-Milano.
Nel frattempo si lavora pensando al futuro e la Consulta di Superlega ha analizzato, a Bologna, le possibili formule dei campionati che dalla prossima stagione troveranno di nuovo le retrocessioni. Si va verso una Superlega a 12 squadre tra tre anni, ma soprattutto la scissione dell’attuale Serie A2 in due campionati: Serie A e Serie A2.