Il conto alla rovescia per la sfida di domenica, a Cornaredo, tra il Lugano e lo Young Boys capolista, e fresco finalista della Coppa svizzera, va avanti: squalificato Vécsei, Tami spera di recuperare gli infortunati, mentre il caso Da Costa, lentamente, va ridimensionandosi. A meno d’improbabili ribaltoni, infatti, ci sarà lui a guardia, domenica pomeriggio, della porta bianconera.
A difendere l’estremo difensore ex Novara è sceso in campo nientemeno che il Pres in persona. Renzetti, infatti, ha pubblicato una lettera aperta, apparsa sul sempre ben informato sito Ticinonews, nella quale, oltre a ribadire la sua fiducia nei confronti del portiere, non ha rinunciato a tirare anche qualche stoccata alla stampa sportiva, e della quale vi riportiamo alcuni stralci. “(…) Nel calcio tutti i protagonisti, dal portiere ai giocatori di movimento, all’allenatore e al presidente sanno che ogni azione o parola, figurarsi gli errori o presunti tali, verranno vivisezionati e giudicati talvolta da persone che, a loro volta, sbagliano o peccano di incoerenza. Con la differenza che non devono mai renderne conto e non pagano le conseguenze di quanto dicono o scrivono. (…)”
“(…) quando parlo di giocatori penso evidentemente al nostro giocatore David Da Costa, finito nell’occhio del ciclone dopo la partita di San Gallo. Se ci sono doti che tutti riconoscono a David queste sono la personalità, l’esperienza e il carisma. Sono fermamente convinto che quanto è successo non sia un problema e che Da Costa si riprenderà molto presto grazie a sé stesso e all’aiuto di tutto l’ambiente bianconero“. Insomma, una presa di posizione chiara ed inequivocabile, che ha avuto l’effetto di compattare e rasserenare l’ambiente.
Avevamo scritto, riportando le parole di Tami al termine della sfortunata partita di San Gallo, che il tecnico avrebbe parlato con calma a Da Costa in spogliatoio, e a bocce ferme. Evidentemente, il chiarimento è avvenuto, e ha avuto un esito positivo.
Tempo fa, un preparatore di portieri ci diceva di come il ruolo dell’estremo difensore, già estremamente delicato, sia stato reso più difficile, in questi ultimi anni, da palloni più leggeri, ai quali i giocatori imprimono parabole a volte imprevedibili, e come questa cosa si ripercuota sul gesto tecnico classico per eccellenza dei numeri 1, l’uscita sui palloni alti.
Sui social, i tifosi si sono scatenati, chi in difesa del giocatore, chi accusandolo. In molti hanno voluto dire la loro, tra opinionisti, tecnici e allenatori, e bene ha fatto Renzetti a chiudere le polemiche: Da Costa gode della fiducia della società e del tecnico, e tanto basta.
Del resto, pensiamo che abbia ragione chi dice che le prestazioni di un portiere vadano giudicate a fine campionato. Domenica, a Lugano, arriva lo Young Boys: e la squadra vista ieri sera a Berna, fa davvero paura. Per fare risultato, servirà coesione e, soprattutto, grande carattere: giusto quindi, da parte del Pres, dare un forte segnale di unità di vedute e d’intenti con lo staff tecnico.
Nel frattempo, la squadra si prepara alla sfida di domenica prossima. In programma, una seduta di allenamento stamattina, due domani, e una al mattino rispettivamente venerdì e sabato: Tami potrebbe decidere di schierare (anche se non per tutti i 90′) il bomber austriaco Janko il quale, smaltita l’influenza, ha ripreso ad allenarsi con la squadra.
Il reparto arretrato è, infatti, quello più debole (si fa per dire) degli Orsi, e uno come lui, forte di testa e, soprattutto, sulle seconde palle (che, talvolta, i bernesi concedono agli avversari) potrebbe fare male.
All’andata, i bianconeri vennero sconfitti tutto sommato immeritatamente, dopo una buona gara, grazie a due reti maturate negli ultimi minuti dell’incontro (e, sulla prima, Kiassumbua, che giocava al posto di Da Costa, non fu esente da colpe…). Tutto sommato, quindi, c’è fiducia sulle possibilità di fare bene, da parte della compagine sottocenerina.
I gialloneri sono lanciatissimi, vengono da 5 vittorie consecutive in campionato, non perdono dal 3 dicembre (derby con il Thun) e hanno un filotto complessivo (tra campionato e Coppe) di 8 risultati utili a fila: numeri che fanno impressione. Tuttavia, le serie sono fatte per essere interrotte: quindi, in Ticino, c’è voglia di fare bene e fiducia.