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Fiorentina, tifosi-Della Valle la rottura è totale. Contro la Juve niente coreografia

La tifoseria viola a Bologna

Dalle parti di Firenze si respira un’aria strana. Venerdì sera all’Artemio Franchi arriva la Juventus, per quella che negli ultimi rappresenta la sfida più sentita della stagione. L’attesa però è meno frenetica del solito perché a tener banco è soprattutto il rapporto ormai giunto a una rottura totale tra il cuore della tifoseria gigliata e i Della Valle.

Domenica nella trasferta felsinea la curva fiorentina ha esordito in avvio di partita con continui cori contro i DDV, invocando a gran voce la loro partenza da Firenze. Neanche il ritorno al successo nel derby dell’Appennino contro il Bologna è riuscito a calmare la situazione. Ieri infatti la tifoseria ha comunicato le proprie intenzioni di non organizzare alcun tipo di coreografia per la gara contro la Juventus. Sarà una partita come tutte le altre almeno sugli spalti, senza quel tripudio di colori, cartoncini e fumogeni che hanno accompagnato il fischio di inizio degli ultimi Fiorentina-Juventus. Un forte malessere in cui si specchia solo una parte dei tifosi fiorentini, perché per alcuni le scelte di mercato della dirigenza viola sono condivisibili vista anche la situazione economica della nostra serie A e le difficoltà di molte società nel cercare di sopravvivere in questo ingarbugliato sistema di ingaggi e di introiti televisivi. Una situazione da separati in casa con il patron viola ormai da tempo assente dall’impianto fiorentino; una poltrona vuota in tribuna, un esilio volontario che probabilmente amareggia lo stesso Della Valle, ma del resto non può fare altrimenti visto che ormai è il bersaglio principale della curva Fiesole. Si mantiene sereno invece il legame con i giocatori, che domenica sono stati invitati dopo il triplice fischio sotto il settore ospiti per raccogliere l’applauso. Lo stesso Federico Chiesa è un beniamino malgrado un futuro che lo vede sempre più lontano dal capoluogo fiorentino con probabile destinazione proprio la Juventus.

Sarà dunque questa l’atmosfera che ci aspetta venerdì sera e difficilmente vedremo il pubblico delle grandi occasioni. Guardando la formazione, invece, Stefano Pioli è alle prese con due enigmi da sciogliere. Il primo riguarda il reparto difensivo che accuserà l’assenza di Laurini: il terzino destro è uscito anzitempo nel match contro il Bologna e le sue condizioni fisiche concedono pochissimi spiragli su una sua presenza. Il suo sostituto sarà Bruno Gaspar, che nel match di andata non brillò particolarmente. Pioli a questo punto sta riflettendo sull’idea di rinforzare la difesa inserendo ben tre centrali: quindi Nikola Milenkovic potrebbe guadagnarsi una conferma da titolare e affiancare Astori e Pezzella, rientrato dalla squalifica. Per Biraghi e Gaspar le corsie laterali. Il secondo dubbio riguarda Cyril Thereau, in calo dopo un discreto girone di andata. Il francese aveva dato dinamicità al reparto avanzato, ma le ultime prestazioni lo hanno visto particolarmente spento e questo si è riflettuto sul numero di occasioni prodotte dalla Fiorentina. Venerdì potremmo vederlo di nuovo in campo dal primo minuto, ma è chiaro che a questa squadra serve il Thereau di inizio stagione se si vuole ambire ancora all’obiettivo europeo.