Un Lugano perfetto sbanca il St Jacob-Park: 0-1
A volte succede che indovini la partita perfetta: e così è accaduto al Lugano di Pieluigi Tami che, con una prestazione maiuscola, tatticamente e fisicamente, e con un pizzico di fortuna, ha espugnato, dopo 18 anni, il campo del Basilea. Al St Jacob-Park, la squadra sottocenerina ha infatti messo in campo non solo il cuore ma un’ottima gestione tattica, una condizione fisica buona almeno per 70′, nonché movimenti offensivi e difensivi oliati ed efficaci.
La rete decisiva, dopo 6′, è stata messa a segno da Gerndt, con un magistrale calcio di punizione da fuori area: la sfera calciata dallo svedese ha infatti superato la barriera infilandosi nell’angolo alla sinistra di Vaclík, incenerito. Più tardi, l’arbitro ha giudicato involontario un tocco di mano in area di Balanta, punendo però, al 27′, con il calcio di rigore, un’uscita azzardata e goffa di Da Costa su Kevin Bua. L’ex portiere del Novara, come già altre volte in stagione, ha neutralizzato il tiro dagli 11 metri (peraltro pessimo) di Elyounoussi. I bianconeri sono andati vicino al raddoppio almeno in un altro paio di occasioni, ma a Bottani è mancato il colpo decisivo.
Nella ripresa, il Lugano ha mostrato solidità e bel gioco, andando vicino al raddoppio ancora con Gerndt (in fuorigioco non segnalato dalla terna arbitrale) al 51′ (grandissimo Vaclík ad allungarsi sul secondo palo per mettere in angolo). Negli ultimi 20′ i ticinesi hanno subito un calo fisico, perdendo qualche metro in mezzo al campo e subendo la pressione dei renani, culminata con un tiro, a colpo sicuro, di Oberlin, con Da Costa fuori causa dopo un’uscita scellerata: a salvare sulla linea un miracoloso Rouiller.
Entusiasmo e piedi per terra a fine partita, ai microfoni della RSI, da parte di un emozionato Pieluigi Tami: “Ho sempre detto che questo gruppo è buono, anche senza rinforzi che, se arriveranno come si dice, ci potranno aiutare a raggiungere prima i nostri obbiettivi. Senza voler fare lo sbruffone, sapevo che potevamo fare bene, e ottenere dei punti, qui a Basilea. Siamo stati bravi ad aggredirli, a fare la nostra partita, a bloccare la fascia dove opera Lang il quale, in questo momento, è il loro elemento più pericoloso nel gioco offensivo. La partita, nei primi 60′, fino a quando abbiamo retto bene fisicamente, è andata come l’avevamo preparata. Il nostro futuro? Dovremo diventare bravi a mantenere la concentrazione sempre elevata, imponendo il nostro gioco agli avversari. Voglio che il gruppo rimanga sul pezzo senza distrazioni: sabato sera a Cornaredo col Sion sarà forse più importante di oggi. Dovremo dimostrare di essere migliorati e maturati, e fare bene in Ticino, nelle prossime due partite, come abbiamo, sinora, fatto in trasferta.”