Fognini, l’uomo Davis per antonomasia
Il cuore sempre oltre l’ostacolo: Fabio Fognini in Coppa Davis tira fuori ogni volta il meglio di sé e anche contro il Giappone il suo apporto è risultato fondamentale.
La squadra di Barazzutti approda così ai quarti di finale dove attende la vincente della sfida tra Francia (i campioni in carica) e Olanda e con un Fognini così sognare non costa nulla. Ma la trasferta giapponese ha presentato più insidie del previsto nonostante l’assenza nelle file avversarie di Kei Nishikori.
Il nostro tennista di punta è stato il primo a scendere in campo contro Taro Daniel e, dopo essere stato sotto di un set, ha rimontato alla grande chiudendo l’incontro in poco meno di quattro ore. Nel secondo singolare Andreas Seppi ha fallito l’appuntamento con il secondo punto uscendo sconfitto al tie-break del quinto set contro Sugita.
Il doppio risulta così essere uno spartiacque decisivo e la nostra coppia Fognini-Bolelli, già vincitrice di un titolo slam, non ha sbagliato in un match tiratissimo contro McLachlan e Uchiyama e ha portato l’Italia nuovamente in vantaggio.
Nell’ultima giornata il primo a scendere in campo è stato ancora Fabio Fognini contro Sugita: il ligure non sembra essere in palla, ma resta sempre attaccato al match portando a casa l’incontro al quinto set grazie a uno spirito guerriero che raramente si vede in Fabio.
Il nostro tennista nell’arco di quattro giorni è stato in campo dodici ore e l’esultanza alla fine del match è stata liberatoria: lancio della racchetta e gettatosi a terra stremato riceve gli abbracci dei compagni. L’Italia del tennis è viva, paradossalmente dopo anni di anonimato, il maschile porta più risultati del femminile, ma c’è sempre molta strada da fare per raggiungere i migliori.