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FIGC, dopo quattro votazioni niente Presidente: la Federazione sarà commissariata

Era la giornata più attesa all’Hotel Hilton di Fiumicino per scoprire il futuro della Presidenza della Federazione Italiana Giuoco Calcio e, invece, si è conclusa con una nuova, problematica situazione di stallo: dopo le quattro votazioni svoltesi in giornata all’Assemblea Elettiva, nessuno dei tre candidati (Sibilia, Gravina e Tommasi) è riuscito a guadagnarsi la maggioranza necessaria in ogni turno (il 75% al primo, i 2/3 al secondo, maggioranza semplice al terzo e maggioranza dei voti validamente espressi al quarto). In tutte le prime tre votazioni, Cosimo Sibilia è riuscito a ottenere il maggior numero di voti, con una percentuale che oscillava attorno al 40%, di poco sopra a Gabriele Gravina e con un netto stacco da Damiano Tommasi, che ha dovuto rinunciare al posto al ballottaggio.

Alla conclusione dell’ultimo scrutinio, Gravina ha ottenuto il 39,06% contro il 9,33% di Sibilia e, soprattutto, il 59,09% di Schede bianche: nessuna maggioranza sufficiente, dunque, per eleggere definitivamente un nuovo Presidente Federale in sostituzione del dimissionario Tavecchio. Il futuro della Federazione è dunque segnato: il CONI procederà alla nomina di un commissario.

Secondo quanto raccontato ai microfoni di RMC Sport, Sibilia avrebbe tentato fino all’ultimo di trovare un accordo con Gravina, affidando a questi la Presidenza con il supporto della Lega Nazionale Dilettanti, ma il Numero 1 della Lega Pro avrebbe respinto la proposta: una decisione che ha portato così la Lega Dilettanti a lasciare scheda bianca al ballottaggio, impedendo il raggiungimento della maggioranza necessaria per l’elezione di uno dei due candidati.