Illuso dal colpaccio di Bergamo, fiero nel tenere testa alla Juventus, il Cagliari è tornato sulla terra col ko interno contro il Milan.
Èvero, si dirà, che non sono queste le partite da vincere, ma la discontinuità di una versione nè carne nè pesce dei rossoneri autorizzava l’idea di una serie positiva.
Poco male, in teoria, ma il problema è che le altre si muovono. Hanno finalmente iniziato a fare il loro, dopo anni in cui le ultime sono andate così male da rendere la salvezza un demerito altrui più che un obiettivo da raggiungere. Adesso, mercato alla mano, qualcosa può cambiare e il Cagliari non è così al sicuro: solo 4 punti lo separano dalla terzultima piazza e il solo Crotone fa da cuscinetto tra i sardi e la Spal.
Le ultime tre si sono date da fare e, a ben guardare, è ora che si decide una gran fetta di campionato. Basta un flop in uno scontro diretto e tutto è in discesa; porti a casa le classiche gare da sei punti e torni a respirare aria pulita.
Proprio per questo Crotone-Cagliari è sfida salvezza se ce ne è una: vietato guardare giù, si rischia di perdere l’equilibrio.