Fantacalcio Serie A 2017/18: alla scoperta di… Sandro
Nome: Sandro Raniere Guimarães Cordeiro
Soprannome: Sandro
Nazionalità: Brasile
Età: 28
Altezza: 187 cm
Nazionale: no
Piede: destro
Ruolo principale: mediano
Altri ruoli eventuali: centrocampista centrale
Valutazione calciomercato: 2,5 milioni di euro
La nostra fanta-valutazione: **
CARATTERISTICHE TECNICHE – Classico mastino di centrocampo, Sandro è un rubapalloni che fa dell’interdizione, della corsa e della disciplina tattica le sue armi migliori. Giocatore ruvido nell’uno contro uno ma capace di grandi picchi di intensità, in Europa è sempre stato più un elemento di protezione che non un centrocampista in grado di fare le due fasi anche per via di più di un limite tecnico. Bravo a difendere, decisamente meno a impostare ma che, quando sta bene, è in grado di sbucare più o meno ovunque nelle vicinanze della sua trequarti: è difficilissimo vedergli passare la metà campo palla al piede, seppur non sia totalmente disprezzabile come controllo di palla e passaggio. Da qui ad aspettarsi un emulo brasiliano barbuto di Rivera, però, ce ne passa.
LA CARRIERA – Muove i suoi primi passi da professionista nell’Internacional di Porto Alegre attorno ai diciannove anni e si afferma come titolare già alla sua seconda stagione, nonostante quella sia una signora squadra, che arriva dalla vittoria in Libertadores del 2006 e ha in Andrés D’Alessandro la sua stella indiscussa (curiosamente, quest’anno Sandro trova un D’Alessandro anche al Benevento anche se, ovviamente, l’influenza sul gioco di squadra è giusto un filo diversa). Il mediano riesce ad affermarsi come elemento cardine del collettivo ed è uno dei protagonisti della vittoria della Copa Libertadores del 2010: il successo gli spalanca le porte dell’Europa e finisce al Tottenham quello stesso agosto. A Londra si conquista la stima di Redknapp ma viene sempre considerato una delle primissime alternative, mai un imprescindibile e, cambiando gli allenatori, scala sempre più giù nelle gerarchie finché non sceglie di passare al Queens Park Rangers per giocare di più. Al QPR patisce un infortunio al ginocchio che lo costringe a saltare tutta la parte centrale del campionato e, sebbene torni nel girone di ritorno, retrocede insieme a tutta la compagine. Nel gennaio del 2016, nonostante in Championship non giochi spesso, il West Bromwich Albion si ricorda di lui e lo recupera dalla seconda serie: ancora una volta, però, Sandro è solo un rincalzo e vede poco il campo. In estate torna al QPR dove resta fino a un anno fa, giocando pochissimo: il club londinese vende il suo cartellino ai turchi dell’Antalyaspor, dove il brasiliano – complici anche un paio d’infortuni di media entità – non riesce mai a integrarsi. Il resto è cronaca recentissima. All’apice della carriera, tra il 2011 e il 2012, Sandro ha anche vestito molto spesso la maglia della Seleção (anche se praticamente sempre in amichevole).
LO PRENDIAMO AL FANTACALCIO? Per citare più di un cinepanettone, famo de no. Se non c’è proprio una necessità stringente di allungare la rosa con un rincalzo in più a costo (molto) contenuto, non vale la pena investire sul brasiliano perché – al momento – non ci sono garanzie nemmeno sulla sua titolarità. Il giocatore ha un’esperienza che i compagni si sognano, specie a livello internazionale, ma stiamo pur sempre parlando di un centrocampista che nell’ultimo anno solare non ha racimolato nemmeno mille minuti all’Antalyaspor, una squadra che lotta per non retrocedere in Turchia, non proprio uno dei primi cinque club di Premier League. Dubbi sulla consistenza di Sandro ce ne sono eccome: un tempo era perfettamente in grado di sostenere ritmi e intensità estremi in Premier League, oggi quel calciatore lì esiste ancora? Soprattutto: non essendo proprio un finissimo pedatore a livello tecnico, come fa a incidere se non è in forma? Francamente si sente un po’ di puzza di Mário Jardel. Chi ha orecchie intenda…