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Mercato Super League svizzera: i principali colpi

In una recente intervista alla RSI, Pierluigi Tami, allenatore del Lugano, ha parlato chiaro: quello invernale è un mercato di riparazione, non certo in grado di incidere più di tanto sull’andamento della stagione. In linea di massima concordiamo con lui anche se, a dire il vero, nella scorsa stagione fu proprio il colpo Armando Sadiku a cambiare le prospettive del campionato bianconero.

Le squadre sono quasi tutte (tranne il Thun, che è rimasto in Svizzera) in ritiro all’estero (il Lugano è a Roma, dove ci troviamo in questo momento per seguire gli ultimi momenti di preparazione della compagine ticinese): i dirigenti, invece, sono spesso al telefono, impegnati nelle ultime trattative.

I colpi più importanti, per ora, li ha fatti (manco a dirlo) il Basilea, e sono due cessioni prestigiose: Akanji al Borussia Dortmund (accordo sino al 2022, oltre 21 milioni di Euro la valutazione: non male, per un centrale di difesa) e Renato Steffen, attaccante ex YB, anche lui in partenza per la Bundesliga (Wolfsburg la destinazione). I renani hanno preso Samuele Campo dal Losanna (dove è andato a fare minuti lo svedese ex Norrköping Fransson) e (un ritorno) Fabian Frei, che aveva iniziato la stagione a Mainz, in Germania.

Nessun arrivo, per ora, per la capolista Young Boys, che ha invece lasciato partire per Thun Sven Joss. Niente male i colpi del San Gallo: alla corte di Giorgio Contini arrivano l’attaccante Cedric Itten (ex Lucerna) dal Basilea e l’ottimo centrocampista Rúnar Sigurjónsson, che militava nel Grasshopper. Yakin ha invece chiesto e ottenuto dai brodisti il centrocampista di origine albanese Gjelbrim Taipi.

In bassa classifica, il Lucerna, dopo il cambio di allenatore (Seoane per Babbel, come avevamo scritto a suo tempo), ha lasciato partire Ziegler per Dallas, e ha accolto il difensore Lazar Ćirković, serbo del Partizan Belgrado. Il Sion, con Anto Grgić dello Stoccarda (piaceva a Renzetti, tra l’altro) ha fatto un colpo importante, lasciando invece partire Karlen (passato al Thun) e l’ex Chiasso e Lugano Nikola Milosavljevic, che pure, un paio di stagioni fa, aveva ben impressionato Zeman. Il ticinese, per ora, ritorna in Challenge League, a Winterthur, dove troverà Livio Bordoli, allenatore della promozione in Super League del Lugano.

Alleggerimento per il GCZ: Yakin ha lasciato partire, oltre a Sigurjónsson, il finora deludente Munsy e Brahimi. Sono arrivati, oltre a Taipi, il centrocampista bosniaco Kapić e due suoi ex pupilli di quando era allo Sciaffusa: Lika (centrocampista) e il terzino Rhyner. Nessun acquisto, finora, sull’altra riva della Limmat, dove sono invece stati lasciati liberi di cercarsi un’altra sistemazione Čavušević e Voser, entrambi trentunenni.

Molti i movimenti a Thun: dopo la partenza di Simone Rapp, sono arrivati, oltre a Joss, il portiere serbo Nikolić dallo Sciaffusa e Dominik Schwizer, centrocampista, dal Rapperswil.

Il Lugano, dopo aver ceduto Kovačić, Milosavljević e Čulina, ha fatto rientrare Schäppi dal Thun (recentemente operato per un infortunio) e prelevato Jetmir Krasniqi dal Chiasso, che è qui a Roma ad allenarsi coi nuovi compagni.

Per quanto riguarda eventuali nuovi arrivi, si parla molto dell’austriaco ex Basilea Janko. Tuttavia, almeno per ora, la trattativa sembrerebbe in stallo: a dividere le parti, la durata del contratto, che il giocatore vorrebbe sino al giugno 2019, contrarariamente ai desideri di Renzetti il quale, vista l’età dell’attaccante austriaco, vorrebbe un accordo solo sino a fine stagione.

Dai dirigenti bianconeri presenti qua a Roma, filtra che l’operazione è complessa, seppur ancora possibile: la volontà dello Sparta sarebbe di lasciar partire il centravanti, pur di rinunciare a corrispondere al giocatore (messo, tra l’altro, fuori rosa) il pesante ingaggio. Tuttavia, l’accordo coi bianconeri non sarà facile, anche se la volontà di concludere, da parte di tutti, c’è. Vedremo se ci saranno novità, nelle prossime ore.