Right Here, Right Now – Il bivio Daniel Bryan. Ora o mai più Strowman
Il futuro a medio – breve termine di Smackdown ruota in gran parte attorno a cosa deciderà Daniel Bryan in chiave contrattuale. La WWE gli avrebbe avanzato una proposta al livello dei top ancora in azione per il ruolo di General Manager, ma l’ex campione desidera lottare e se in occasione di Wrestlemania non dovesse accadere nulla di clamoroso, le strade potrebbero anche dividersi.
Da Stamford stanno nel frattempo ragionando in un eventuale turn heel con la speranza di far sentire meno ai fan la nostalgia successiva ad una possibile partenza… A prescindere da tutto la storyline che vede coinvolti il protagonista dello Yes movement e Shane McMahon, oltre a Kevin Owens e Sami Zayn, sta sicuramente concentrando l’attenzione dei fans, in quanto le variabili sono molteplici e gli scenari altrettanto, se non superiori. Il tutto sta producendo effetti anche sul regno titolato di Aj Styles, ormai stufo di assistere impotente dinanzi agli screzi dirigenziali e alle furbate del duo canadese ai suoi danni.
I rating sono in calo, a mio parere non per la qualità della principale storyline, ma per tutto il resto dello show che non sta attualmente offrendo molto di interessante, situazione aggravata ulteriormente dall’assenza dagli schermi di Dolph Ziggler e dall’organizzazione di un torneo con in palio il vacante titolo degli USA che vede coinvolti troppi atleti di secondo piano. Un mio pronostico? Perchè non Jinder Mahal.… occasione buona per tenerlo a grandi livelli dopo la perdita della cintura assoluta contro Aj Styles e chance per alimentare per l’ennesima volta il patriottismo statunitense.
Fortunatamente non assistiamo al medesimo cannovaccio in quel di Raw, nonostante il serio infortunio subito da Dean Ambrose. Il regno da campione intercontinentale di Roman Reigns si consolida settimana dopo settimana al termine di match disputati a grandi livelli, sfidanti compresi, basta far riferimento ad Elias, Jason Jordan e Samoa Joe. A proposito del figlio di Kurt Angle… la conquista del titolo di coppia con Seth Rollins ha aperto un’ampia gamma di possibili frizioni all’interno di una stable dove i membri storici non hanno assolutamente la voglia di allargare la famiglia al giovane talento, che non fa nulla per nascondere coraggio ed egocentrismo.
E’ ritornato The Miz, ormai di diritto tra gli atleti – personaggi di primissimo piano nell’universo WWE, la sua assenza si è fatta sentire a prescindere dall’andamento dello show rosso, il pubblico ne è consapevole e non ha perso occasione per regalare un grande attestato di stima a Mr. Awesome, ormai parte integrante della storia di quella cintura. Alla Rumble vedremo gli sviluppi, siamo convinti di assistere ad un grande match con il Mastino al di là del verdetto finale. Non mancano ormai molti giorni al primo grande appuntamento dell’annata, dove uno dei protagonisti più attesi porta il nome di Braun Strowman, autentica macchina di distruzione anche nel corso dell’ultimo taping.
L’uscita di un malconcio Lesnar in ambulanza e in particolare l’inserimento di Kane rendendo la sfida a tre farebbero pensare ad un successo dell’ex membro della Wyatt Family, magari schienando proprio il terzo incomodo e consentendo alla Bestia di perdere il titolo ma non la superiorità contro il mondo intero. Sicuramente il motto “ora o mai più” calza a pennello nel caso del mostro che cammina tra gli uomini. Il primo assalto al titolo universale è andato a vuoto, nonostante una prova maiuscola in una sfida uno contro uno. Alla Rumble la prova d’appello, a meno che i bookers non si inventino l’impensabile in un match dove non ci sono squalifiche…
Condivido la scelta di lanciare la prima rumble dedicata alla categoria femminile, un ulteriore passo per l’intero wrestling del gentil sesso dopo l’elevata qualità del prodotto offerto nelle gabbie e in sfide a 30 minuti. La divisione femminile ha scritto importanti pagine nella storia recente della disciplina e merita il massimo palcoscenico, spingendo sempre oltre l’asticella. Nel frattempo NXT non conosce limiti, basterebbe ammirare l’eccelso duello tra Pete Dunne e Tyler Bate, un qualcosa di imperdibile, uno spettacolo da clonare per la nostra intera esistenza. Wrestling a cinque stelle per tecnica, dinamismo, coraggio, acrobazie e resistenza. La cintura del Regno Unito non poteva finora essere difesa con maggiore onore.