Da poco meno di una settimana Walter Mazzarri è alla guida tecnica del Torino, dopo essere subentrato a Mihajlović in seguito all’eliminazione dei granata dalla Coppa Italia avvenuta ai quarti di finale per mano della Juventus: i giocatori si sono subito messi a disposizione dell’ex allenatore di Inter e Napoli e, nonostante la vittoria all’esordio contro il Bologna più che convincente, la sensazione è che la società piemontese abbia intenzione di intervenire sul mercato per puntellare l’attuale rosa.
Il tutto a prescindere dal modulo che si utilizzerà: l’ex tecnico del Watford ama far giocare i suoi uomini col 3-5-2, ma non è un integralista del suo credo tattico, dunque, per lo meno in questi primi mesi sulla nuova panchina (in attesa della rivoluzione estiva), si cercherà di metterà in campo l’undici migliore, a prescindere dallo schieramento (il 4-3-3 di domenica scorsa ne è la dimostrazione, in più il doversi privare di uno tra Ljajić e Iago Falque appare uno scenario piuttosto improbabile).
Al momento, sono da registrare due movimenti dei granata: le trattative sono lontane da una possibile concretizzazione, si tratta dunque di semplici manifestazioni di interesse.
In difesa, nel ruolo di esterno, si valuta il profilo di Manuel Lazzari, messosi in mostra in questa prima parte di stagione tra le fila della SPAL: è un giocatore che mette corsa, sacrifico e dedizione a disposizione della squadra, più che cercare l’inserimento negli spazi è bravo nel trovare il fondo, fornendo invitanti assist ai compagni.
Arriverebbe al Toro per dare un’alternativa a De Silvestri, considerando che Ansaldi o è spesso infortunato o, sempre per i diversi infortuni di Molinaro e Barreca, è stato dirottato in diverse circostanze sulla corsia opposta, senza permettere all’ex Sampdoria e Lazio di rifiatare, anche se per ora, considerato il buon rendimento, il bisogno non si è mai presentato ma potrebbe farlo nella seconda parte di stagione.
Dopo le prove tattiche della scorsa settimana (in cui Mazzarri ha sperimentato molto, provando anche Baselli nel ruolo di regista) ci si attende anche un colpo a centrocampo: il nome nuovo è quello di Daniel Bessa, che nelle ultime ore avrebbe chiesto la cessione all’Hellas Verona a causa di alcuni disguidi di natura tecnica con l’allenatore degli scaligeri Fabio Pecchia.
L’italo-brasiliano può essere il rinforzo giusto per il Torino?
Dovesse essere l’unico acquisto nel reparto di mezzo, no: è un centrocampista molto offensivo, capace di inserirsi negli spazi e dotato di un buon tiro, ma effettivamente non è il profilo ideale per la squadra granata, spesso in difficoltà a causa dell’assenza a centrocampo di un giocatore che garantisca soprattutto molta copertura.
A prova di ciò ci sono le enormi difficoltà incontrate quest’anno dal club piemontese, che oltre a non esprimersi adeguatamente in fase offensiva non è riuscito a fare il giusto filtro a metà campo, subendo reti evitabili e non riuscendo a gestire bene i momenti topici delle partite, spesso perdendole o venendo clamorosamente rimontato, anche sul 2-0, come in occasione delle gare giocate contro Hellas Verona e SPAL.