La Russia dei motori rimane viva
Dopo essere stato accantonato, nell’ordine, da Red Bull e Toro Rosso (anche se, alla fine, è come se fosse stato il team delle lattine due volta), Daniil Kvyat sembrava aver concluso, almeno temporaneamente, la sua carriera nella divisione maggiore del motorsport – e con lui la Russia, la cui presenza, dopo l’arrivo di Hartley in Toro Rosso, sarebbe stata limitata all’ospitare il Gran Premio a Sochi. E invece, nel giro di poche ore, è cambiato tutto.
In mattinata, infatti, la Ferrari ha annunciato di aver assunto Kvyat come collaudatore – decisione sorprendente, sotto certi punti di vista: il russo ha avuto diversi screzi in pista con i piloti della Rossa nelle scorse due stagioni. Ma la mossa del Cavallino è comunque intelligente: non bisogna dimenticare che, pur essendo in Formula 1 ormai da diversi anni (72 partenze in 4 stagioni per lui), Kvyat ha solo 23 anni e può migliorare molto. All’ex pilota Toro Rosso verrà affidato tutto il lavoro di sviluppo al simulatore, e porterà con sè l’esperienza già maturata sui simulatori di casa Red Bull. Kvyat affiancherà Giovinazzi, che nel frattempo potrebbe ricevere il via libera per partecipare a qualche gara in altre categorie – come ha fatto Gasly lo scorso anno prima di diventare titolare in Toro Rosso.
La sorpresa legata a questo nuovo acquisto da parte della Ferrari è data anche dal fatto che Kvyat era in lizza anche per un posto in Williams, che ora sembrerebbe molto vicina a ufficializzare un suo connazionale come compagno di squadra di Lance Stroll: si tratta di Sergey Sirotkin – classe 1995 – già terzo pilota Sauber e Renault; il giovane, l’anno scorso in Gp2, dovrebbe firmare un accordo annuale con opzione per il 2019. La Russia, dunque, rimarrà con tutta probabilità protagonista in Formula 1 anche nella prossima stagione.