Serie C, Girone B – Promossi e rimandati
Giunta la sosta, è tempo di bilanci di questa prima parte di stagione per il Girone B di Serie C, un raggruppamento, quello nord-orientale guidato dal Padova e con Renate e Sambenedettese poco dietro nel tentativo di far sentire il fiato sul collo ai Biancoscudati. Analizziamo, allora, quelli che, secondo noi, sono i promossi e i rimandati di questa prima fase.
I PROMOSSI
- Anche se non è la prima in classifica, merita, secondo noi, la promozione piena il “piccolo e grande” Renate. Questa prima parte del campionato resterà impressa nella storia della città di Meda: 33 punti, solo 14 reti subite, miglior difesa dell’intero panorama di Serie C (alla pari della Sambenedettese) sono solo alcuni dei numeri di una rosa composta da giocatori dai nomi non altisonanti (vedi Stefano Antezza) e ricercati già da mezza Serie B. Sarà interessante vederlo all’opera nel girone di ritorno e, soprattutto, nei quarti di finale di Coppa Italia contro l’Alessandria.
- Poi, promuoviamo la capolista Padova, anche se il pareggio raggiunto in extremis in casa del fanalino di coda Fano fa tentennare. In ogni caso, gli uomini guidati da Bisoli hanno la concreta possibilità di tornare in Serie B dopo la retrocessione e il fallimento datato 2014. Per i veneti la stagione riprenderà già sabato per l’impegno di Coppa contro il Vicenza.
- La sorpresa del torneo, secondo noi, è la Feralpisalò di Michele Serena. Attualmente quarta in classifica e a soli quattro punti dal secondo posto vanta un rendimento costante soprattutto lontano dalle mura amiche. Peccato per i troppi gol subiti, ma per i Gardesani può diventare una stagione storica.
I RIMANDATI
- La Sambenedettese è terza ma, secondo noi, può fare di più. Vero, è ancora in corsa per la promozione diretta, una gara in meno rispetto alle dirette concorrenti avendo già osservato il turno di riposo, ma se andiamo ad analizzare il rendimento casalingo, i marchigiani risultano relegati in undicesima posizione.
- Il Vicenza, dopo essere retrocesso dalla Serie B, si trova ora in quattordicesima posizione e i calciatori, scesi responsabilmente in campo contro il Gubbio, nonostante lo stato di agitazione, non hanno ancora percepito gli stipendi. Una situazione ingarbugliata che si districherà nelle prossime settimane, ma il rischio di un fallimento è concreto.
- Il Bassano era partito con una valigia piena di speranza e un avvio veemente con una sola partita persa nelle prime nove giornate. Poi, una sfilza di sconfitte da lasciare allibiti, l’esonero di Magi e una catena infinita di infortuni. Una piccola ripresa, che ha riportato i veneti in zona playoff, c’è stata nelle ultime due gare con le vittorie ottenute contro Ravenna e Fano. Ma il cammino è ancora lungo e, per questo, migliorabile. Ex aequo inseriamo il Pordenone: il cammino in Coppa Italia Tim e le ottime prestazioni contro Cagliari e Inter non possono cancellare il percorso accidentato fin qui in campionato. Il settimo posto, però, a quota 25 punti può essere un buon punto di partenza per risalire la china.