Alla ricerca del miracolo. Le prestazioni del Benevento, è vero, sono cresciute nel corso del tempo e nell’ultima fatica del 2017 è arrivata la prima vittoria in Serie A. Ma le speranze di salvezza degli Stregoni rimangono attaccate a un filo sottilissimo. I quattro miseri punti messi in cascina sono ancora troppo pochi per rimescolare le carte e riportarsi sotto alle immediate contendenti. Per i campani è terminato un anno agrodolce, inizialmente trionfale vista la promozione in A – attraverso i playoff – e poi da incubo, alla prese con la dura realtà del primo campionato “tra i grandi”.
Tuttavia ci piace pensare che possa esserci una nuova favola. Un racconto in cui il debole di turno supera tante prove di coraggio e conquista il cuore della principessa, salvandola dai mostri. Ci siamo abituati a parteggiare per chi non ha i favori del pronostico, per chi ci sembra disperato nel suo tentativo. E il Benevento incarna perfettamente il buono delle favole. In questo caso, però, per provare a raggiungere qualcosa che sarebbe addirittura epico – superiore alla rimonta del Crotone dello scorso anno – c’è però bisogno di mettere mano al portafogli. Andando ad acquistare quei giocatori confacenti al modulo tattico di De Zerbi e pronti per il nostro campionato. In giro circolano voci di calciatori stranieri che il campionato di Serie A lo hanno visto solo in cartolina. Certamente sono calciatori che innalzerebbero il tasso tecnico della squadra, ma per cambiare tutto (o quasi) a gennaio occorre andare sul sicuro.
Non è facile, lo capiamo, spendere e spendere bene. Anche perché chi ha giocatori interessanti se li tiene. Ma farsi prendere la mano, voler cambiare tutta la rosa rimpiazzandola con calciatori che devono ambientarsi completamente è una mossa azzardatissima. Un “o la va o la spacca” estremo, che però potrebbe essere controproducente soprattutto sul lato economico. Non sarebbe meglio forse tenersi i soldi per il prossimo anno, per cercare di tornare in Serie A forti della maggiore esperienza maturata?