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Serie B, promossi e bocciati del girone di andata
Con la 21/a giornata, giocata ieri, è andato in archivio il girone di andata del campionato di Serie B. Un campionato che fino a questo momento è stato livellato e incerto – come mai lo era stato – e che solo nelle ultime giornate ha trovato una sua parziale definizione. Analizziamo quelli che, secondo noi, sono i promossi e i bocciati di questa prima metà.
I PROMOSSI
- Il Palermo chiude l’andata in vetta, solitario. Non è una sorpresa, visto l’organico e le potenzialità dei rosanero. Semmai a sorprendere è stato il tecnico, Bruno Tedino, alla prima esperienza in serie cadetta dopo le due belle stagioni a Pordenone. Non era semplice, pur con un organico di prima fascia, ricomporre i pezzi di una squadra appena retrocessa e con la pressione di dover vincere a tutti i costi.
- Se l’Empoli è attualmente terzo in classifica lo deve, in maniera particolare, ai suoi due attaccanti titolari. Caputo e Donnarumma, pur non avendo mai giocato insieme prima di quest’anno, hanno trovato immediatamente l’intesa giusta. Hanno realizzato quasi il 65% delle reti totali e hanno permesso agli azzurri di avere l’attacco più prolifico dell’intera Serie B.
- Il Frosinone è secondo, sulla scia del Palermo. È una squadra solidissima, che difficilmente perde. Solo due le sconfitte subite, e la forma è cresciuta nel corso del tempo, fino ai tredici risultati utili consecutivi con cui chiuderà l’anno. È evidente la mano dell’allenatore, Moreno Longo, che ha dato solidità a un gruppo che ha qualità tecniche e atletiche importanti, e che poteva pagare il dazio della mancata promozione della scorsa stagione.
- Probabilmente a Bari avrebbero firmato per un campionato così. Fabio Grosso è arrivato in punta di piedi ma ha saputo dare vigore a un ambiente a cui manca da troppo tempo a Serie A. Probabilmente la promozione diretta è solo un sogno, ma la squadra gira e, al pari, del Palermo, è l’unica ad aver ottenuto dieci vittorie complessive.
- Quasi tutte le neopromosse stanno facendo un campionato di vertice. E si stanno rivelato squadre solide, sopratutto in difesa. Parma, Venezia e Cremonese sono tra le meno battute della B e possono ambire a seguire le orme di SPAL e Benevento, che riuscirono nell’impresa del doppio salto.
I BOCCIATI
- Il Perugia, dopo una partenza sfavillante, è incorso in cinque sconfitte consecutive e ha cambiato gestione tecnica, passando da Giunti a Breda. Il cambio di passo c’è stato solo parzialmente e, nelle ultime gare, gli umbri hanno rimediato due sconfitte casalinghe di un certo peso.
- Da poco si è insediato Atzori, ma non è cambiato molto a Vercelli. Troppo pochi due punti nelle ultime sette partite, che hanno fatto scivolare i piemontesi all’ultimo posto in classifica.
- Male anche il Brescia, che sembrava poter ambire a un campionato più importante e che chiude l’anno con la sconfitta interna contro l’Ascoli.
- Ma forse la vera delusione è rappresentata dal Pescara di Zeman. Dagli abruzzesi tutti si aspettavano di più, viste le premesse. Sulla carta poteva lottare per la A diretta, invece si trova a metà classifica, in un’anonima undicesima posizione, a sole cinque lunghezze di vantaggio dalla zona play-out. Il rendimento non è stato continuo, anche se nelle ultime tre gare ha conquistato sette punti.